A PROPOSITO DI ”MAIOR E ”MINOR”…

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Da Salvatore Gino Gabriele, ex sindaco di Pantelleria e attuale leader e candidato sindaco alle prossime elezioni per la lista “Pantelleria nel cuore” (che ringrazio per ì’attenzione al mio scritto pubblicato ieri nella News 11359 di Pantelleria Internet), ho ricevuto la nota che qui a seguire integralmente riporto, insieme ad una mia breve risposta in merito:
Un pò di chiarezza sul Parco Archeologico e Nazionale di Pantelleria
In riferimento al post del Signor Guido Picchetti dal titolo "Ubi maior minor cessat"… ma non a Pantelleria" desidererei fare alcune puntualizzazioni.
Intanto è necessario chiarire che il Parco Archeologico e il Parco Nazionale Isola di Pantelleria non sono uno major e l’altro minor; piuttosto sono due "Istituti" che possono convivere, ma sono regolamentati e "governati" in modo diverso e da Enti diversi.
Il Parco Archeologico viene istituito e gestito dall’Assessorato Beni Culturali della Regione Siciliana ed e’ regolato da norme regionali; sia le Soprintendenze che i Parchi in Sicilia rispondono, in tutto e per tutto, alla Regione e non allo Stato, in ossequio al principio di Regione Autonoma a Statuto Speciale. Invece, la proposta di istituzione del Parco Nazionale Isola di Pantelleria fa riferimento alla norma nazionale dei Parchi e sono gestiti dal Ministero dell’Ambiente. Appare evidente che i due organi, al di là degli aspetti territoriali, non si incontrano sul piano gestionale.
Per istituire il Parco Nazionale è necessario stilare un accordo di programma Stato-Regione- Comune. Vorrei inoltre aggiungere che senza il consenso della popolazione e in assenza di risorse economiche, non è possibile la sua attuazione.
Potrei fare un esempio che può facilitare la conoscenza di processi amministrativi che talvolta sfuggono alle logiche comuni. A Pantelleria la Riserva Naturale Orientata e’ gestita dall’Azienda Foreste Demaniale, che fa capo all’Assessorato Regionale all’Agricoltura, e sorvegliata dal Corpo Guardie Forestali, che invece fa capo dall’Assessorato al Territorio e Ambiente. Ciascun Ente vive di propria attività e funzione…Il Parco Archeologico di Pantelleria e’ stato istituito formalmente dalla Regione con apposito decreto e contestualmente e’ stato nominato un direttore; in questi due anni, per mancanza di risorse, nessuna attività è stata intrapresa, tranne una proposta di perimetrazione delle aree archeologiche deliberata in Consiglio Comunale.
Oggi la carenza di risorse hanno determinato, in mancanza di un’ attività concreta di gestione, la cancellazione di alcuni Parchi Archeologici siciliani fra cui quello di Pantelleria e, pertanto, tutto ritornerà nelle mani della Soprintendenze ai Beni Culturali. La mia opinione è che, in assenza di chiarezza sulla programmazione e sulle risorse economiche disponibili, non sia opportuno apporre vincoli senza costrutto; si corre il rischio di danneggiare i cittadini e credo che Pantelleria non necessiti di ulteriori restrizioni.
Tutto si costruisce, un passo alla volta , purché prevalga sempre il buon senso e il ragionamento e non il sentimento. Spesso, ragionando con i sentimenti, si perdono di vista gli obiettivi concreti; pertanto, in questa fase, ritengo che la Regione abbia deciso con una determinazione realistica.
Come si può istituire un Parco Archeologico senza risorse? A tal proposito oggi, per chiarire meglio quanto si viva una realtà complessa e sia necessario fare scelte in base a delle precise priorità, succede che, per mancanza di risorse, da mesi i forestali non percepiscono compensi. Le Soprintendenze e i Comuni dovranno promuovere un piano di rilancio dei siti archeologici collaborando anche con i proprietari dei terreni, evitando espropri e fardelli di vincoli che, ad oggi, non sono stati inseriti, ad eccezione delle fasce di rispetto previste dal Piano Paesistico.
Ritengo che per proporre un Parco ci vogliano le risorse e che, comunque, nella fattispecie, si possano raggiungere gli stessi obiettivi di valorizzazione (anche con l’utilizzo di risorse comunitarie), senza apporre vincoli, cosa che il Parco avrebbe fatto. La futura amministrazione comunale dovrà porsi l’obiettivo di completare gli interventi e di valorizzare l’immenso patrimonio archeologico con una proposta di piano di gestione. Il Parco Archeologico arriverà quando ci saranno le risorse e sarà completato il processo di collaborazione e di concertazione con la cittadinanza e tra i diversi Enti. Intanto la gestione delle aree archeologiche potrà essere affidata ai nostri giovani, vere risorse del futuro della nostra Isola. Isola che oggi chiede alla Regione ed allo Stato il riconoscimento di diritti costituzionali: la libera circolazione con trasporti efficienti e regolari e l’offerta di servizi sanitari adeguati; Isola che non può certamente permettersi le trivellazioni a 6 miglia dalle coste. Anche su questi aspetti avremo modo di ritornare e di discutere analizzando le relative proposte.
L’Isola èun unicum e va preservata e valorizzata in tutti i suoi aspetti e tutte le sue vocazioni. E’ il caso di dire che le idee e i programmi camminano sulle gambe degli uomini e delle donne…
Cordialmente, Salvatore Gino Gabriele

La risposta del sottoscritto.

Ringrazio il candidato sindaco di "Pantelleria nel Cuore" Salvatore Gino Gabriele per i chiarimenti che ha inteso dare in merito agli argomenti trattati nel mio post "Ubi Maior Minor cessat…", come ringrazio Umberto Belvisi per avermi cortesemente segnalato l’intervento di Gabriele… Un intervento che ho letto con la dovuta attenzione, e che ritengo, tutto sommato, complementare a quanto da me riferito, a parte la valutazione del "Minor" e del "Maior": se cioè sia più vantaggioso ed economicamente utile per l’isola puntare su un parco archeologico regionale, con le scarse prospettive che ci sono in merito a livello di ARS, anzichè su un "Parco Nazionale dell’Isola di Pantelleria" che già risulta istituito per legge dal 2007, riconfermato poi con sentenza della Corte Costituzionale nel Gennaio 2009, con fondi già stanziati per la sua realizzazione dalla Finanziaria del 2007 (250.000 €), e per di più con la prevista autonomia gestionale che un parco proprio in quanto "Nazionale" consentirebbe alla nostra isola in fatto di vincoli, preesistenti o meno… Scusatemi l’ennesima ripetizione… Lasciamo ai posteri l’ardua sentenza?

Giuseppe La Francesca, portavoce del PD ha commentato con un "grazie" l’articolo di Guido Picchetti.

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