ANCHE LE AQUILE NIDIFICANO

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A parte le Cicogne si sono fermate anche uccelli rarissimi come: l’Aquila delle steppe.  
In Italia è stata segnalata raramente e di passaggio, mai  stanziale come adesso a Pantelleria, e non è sola fa coppia con l’Aquila imperiale, in Italia solo di passaggio con destinazione Europa dell’est. 
Altra Aquila che si può avvistare su Pantelleria è l’Aquila minore che è anche nidificante.
Questi non sono i soli rapaci che hanno scelto Pantelleria come territorio in cui vivere, moltissimi sono gli esemplari di Poiana coda bianca stanziali sull’isola.
Insieme a questi rapaci più grandi vi sono anche Falchi Pellegrini, Gheppi, Grillai.
Poi i rapaci notturni Barbagianni e Gufi comuni.
Pantelleria è anche l’unico posto in Italia ed in Europa dove vive e si riproduce la Tortora delle Palme, la Cinciarella Algerina altra rarità pantesca.
Queste specie sono da proteggere, principalmente per i rapaci bisognerebbe trovare una soluzione per eliminare il problema conigli.
Le esche avvelenate che alcuni contadini disperati, usano sono potenzialmente pericolose per i predatori come le aquile e gli altri rapaci, se questi vedono un coniglio morto avvelenato se ne cibano avvelenandosi essi stessi,
Forse è meglio l’apertura della caccia al coniglio, anche di notte, o come in Inghilterra con carabine di piccolo calibro o armi ad aria compressa, armi che non possono essere usate per altro scopo se non per la caccia ai nocivi. Vorrei vedere quanti “ Buffalo Bill” sono capaci di sparare ad una tortora in volo con queste armi.
Questo patrimonio faunistico di Pantelleria va’ valorizzato e pubblicizzato. In Italia e nel mondo c’è un sacco di gente che si sposta per il Birdwatching, oltretutto i periodi migliori per questo tipo di turismo sono l’Autunno e la Primavera così da destagionalizzare anche il turismo. Questo tipo di turismo non richiede grossi stanziamenti se non la costruzione di qualche capanno nei posti strategici, la stampa di qualche cartina che evidenzia sia i capanni che i sentieri per raggiungerli, magari coadiuvandosi con il Corpo Forestale e un po’ di pubblicità nei siti di settore.
Ai cacciatori Panteschi proteggete queste specie e fate in modo di impedire, ai cacciatori che vengono da fuori, di sparare a questo nostro patrimonio.

testo e foto di Pietro Ferrandes

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