ARRIVA LA PRIMAVERA! – LE ALLERGIE DA POLLINI

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Le nostre campagne cominciano a mostrare un aspetto timidamente colorato di verde e l’instabilità del tempo ci avvisa che si approssima la primavera.
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nPrimavera: stagione di rinnovamento e rinvigorimento, ma, ahimè, anche di malanni!

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nE, se di malanni si parla in primavera, la palma di primo della classe non può che spettare alla malattia allergica da pollini. Un problema che riguarda anche molti abitanti di Pantelleria che proprio in questo periodo accusano di questi problemi.

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nLa malattia allergica da pollini è nota fin dal 1819, quando l’inglese John Bostok parlò per la prima volta di "febbre da fieno"; ma fù un altro inglese, il medico Harrison Blackley, che nel 1873 identificò il rapporto tra quella sintomatologia, da lui definita "catarrhus aestivus", e la presenza nell’aria di determinati pollini. Siamo agli albori dell’Allergologia, che in circa 200 anni ha fatto passi da gigante nella ricerca delle cause e dei meccanismi che sono alla base delle malattie allergiche, giungendo ad affinare gli strumenti diagnostici e terapeutici, tuttora in continua evoluzione, oggi nella disponibilità dello Specialista Allergologo nell’approccio alle allergopatie respiratorie.
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nDi cosa parliamo in questa sede?
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Di quelle malattie che si manifestano con l’arrivo della primavera e sono caratterizzate da sintomi classicamente inquadrabili nella sindrome respiratoria allergica: arrossamente e prurito agli occhi con sensazione di corpo estraneo e lacrimazione, scolo nasale (rinorrea) acquoso e abbondante, sternuti a crisi subentranti (prevalenti al mattino), prurito intenso al naso, al palato ed alle orecchie (è tipico dei bambini allergici il cosidetto "saluto allergico", cioè l’atto di strofinare la punta del naso con il palmo della mano), ostruzione nasale, difficoltà alla respirazione (dispnea) con sensazione di fischi e sibili che si associano agli atti del respiro, tosse stizzosa o scarsamente produttiva associata a vellichio laringeo (nei bambini la tosse può essere caratterizzata da abbondante muco); merita di essere appena accenata la possibilità di reazioni allergiche crociate tra pollini ed alimenti, con inevitabile complicanza del quadro clinico.
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nQuanto sopra brevemente descritto è il quadro sintomatologico della sindrome "oculorinite ed asma allergico",
che riscontriamo nei pazienti allergici ai pollini in periodo primaverile, ed in pazienti allergici ad allergeni ambientali perenni durante tutto l’anno, con sintomi variabili per caratteristiche e gravità da soggetto a soggetto.
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nQuali sono le cause dell’insorgenza di tale malattia allergica?
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Bisogna innanzitutto premettere che "allergici" si nasce, nel senso che la condizione definita di "atopia", il paziente se la porta dietro fin dalla nascita, ma essa non si concretizza con quadri clinici particolari o ben definiti, ma rappresenta una "predisposizione" a sensibilizzarsi nei confronti di qualcosa, a divenire "allergico".
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nFattori esterni, quali l’inquinamento ambientale e la precoce sovraesposizione all’allergene parrebbero funzionare da agenti facilitatori della risposta. Tale condizione ha una incidenza fortemente familiare, anche se non segue le strette regole della ereditarietà, tanto che il figlio di un genitore allergico ha un rischio di circa il 30 % di manifestare una sensibilizzazione. L’allergia, dal greco allos (differente) e ergon (azione), consiste in una abnorme reazione dell’organismo a sostanze che sono normali componenti dell’ambiente in cui viviamo.
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nIl sistema immunitario dell’allergico sviluppa quindi una anomala risposta immunitaria nei riguardi dell’allergene (il polline nella fattispecie) scatenando tutta una serie di risposte infiammatorie a carico di organi ed apparati, con carattere di cronicità.
nL’incidenza della malattia allergica, anche per le caratteristiche di carattere ereditario sopra esposte, è andata negli anni progressivamente incrementandosi, tanto che ad oggi si stima che fino al 30–40% della popolazione mondiale soffra di allergia; per tali motivi per i figli di genitori allergici è necessario adottare idonee precauzioni, alimentari ed ambientali.
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nL’allergia respiratoria da pollini rappresenta una larga fetta di tale percentuale
, e l’incidenza della sintomatologia, a secondo del polline responsabile, può perdurare da poche settimane a diversi mesi. I pollini maggiormente in causa nel determinismo delle allergie respiratorie, nel nostro territorio, sono, in ordine di maggiore incidenza: graminacee, olivo, parietaria, cipresso, artemisia.
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nLa durata di presenza di tali pollini nell’aria che respiriamo è in rapporto al periodo di fioritura di ciascuna pianta; si va dalla presenza prolungata del polline di parietaria (marzo-giugno e settembre-novembre), alla più breve incidenza del polline di olivo. Alla variazione della risposta sintomatologica contribuiscono anche le condizioni atmosferiche: ad esempio una giornata primaverile particolarmente calda e ventosa (scirocco) scatenerà una sintomatologia molto più grave.
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nL’età di insorgenza della malattia respiratoria allergica da pollini è quella che va dalla prima alla terza decade di vita. Ciò non rappresenta, ovviamente, una regola, poichè variabili, quali il trasferimento da una regione geografica ad un’altra, possono contribuire a scatenare sensibilizzazioni. La figura dell’Allergologo deve rappresentare il riferimento del Paziente con sintomi suggestivi di allergia respiratoria, già fin dall’età pediatrica; va precisato, a tal proposito, che la malattia allergica, per il suo carattere di cronicità e di progressivo allargamento dei sintomi, merita di essere trattata più precocemente possibile, e quindi non appena si presentano i primi sintomi che dovessero far sorgere il dubbio di allergia respiratoria. Infatti va sempre tenuto presente che una rinite e congiuntivite di lieve entità e durata, se di natura allergica, andrà, nel tempo, a peggiorare allungando i periodi di sintomatologia e, in una altissima percentuale di casi, a sfociare in asma bronchiale.
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nGli strumenti diagnostici che la specifica competenza dello Specialista Allergologo ha a disposizione, consentono di giungere in breve tempo ad una diagnosi etiologica (identificazione della causa) ed all’indicazione della terapia.
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nDott. Francesco Tropia – Specialista Allergologo
n(email: francotropia@alice it)

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