”BISOGNA CREARE UNA RETE DI MEDICI”

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Senatore Luigi Gaetti, nato a Mantova nel 1959, è medico specialista in anatomia patologica. Nel 2013 viene eletto senatore nella circoscrizione Lombardia per il MoVimento 5 Stelle, ha assunto l’incarico di vicepresidente della IX Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare).

Chi è e di cosa si occupa?

Io sono un medico, cittadino Senatore, Sono venuto a Pantelleria poiché, essendo un medico patologo, mi interessa la problematica sanitaria. Mi sono laureato nel 1984, quindi, ho 29 anni di esperienza, volevo rendermi conto delle problematiche che i cittadini hanno esposto a Santangelo, quali quella del punto nascite. E poi è un utile confronto anche professionale fra il sottoscritto, un medico mantovano, ed una realtà quale quella di Pantelleria, che contribuisce ad una crescita culturale che per me risulta essere importante. Poi se posso dare un aiuto, sia ai colleghi di un ospedale come questo, sia nel capire la mentalità della gente di un’isola così, mi fa davvero molto piacere.

Che idea si è fatto dopo il giro di stamattina sulla struttura e sul resto?

La struttura mi è piaciuta molto, ho visto delle strutture messe in situazioni peggiori di questa e, come sempre, ho trovato molta professionalità dai colleghi presenti. La criticità più grande che ho visto è il problema lavorativo, il problema delle persone. Qui si riscontra una problematica di tipo logistico, essendo distante dalla Sicilia molte persone non sono residenti ed hanno il problema nell’andare e venire dall’isola. Questo si ricolloca in un contesto di salute pubblica, con le aspettative delle persone che talvolta non sono facili da conciliare, ma soprattutto, essendo la salute un bisogno primario, ma anche un problema tecnico, molte persone non sono in grado di capire.

Questa situazione come può essere risolta? Bisogna creare degli incentivi per tenere i medici e gli infermieri a Pantelleria? O altri concorsi?

La situazione dal punto di vista strutturale è abbastanza a posto, con un minimo di migliorie normali si riesce a sistemare. Poi bisogna riuscire a creare un sistema in cui i medici ed il personale infermieristico siano prevalentemente locale. Si deve instaurare un rapporto di fiducia con la popolazione, e la fiducia non si crea in due mesi, si crea con stabilità, quindi, con una visione di medio-lungo periodo di cinque – dieci anni. Questo incentiva il personale a venire e a rimanere. Nel contempo, per una necessità di qualità professionale tutto questo personale dovrà avere poi il tempo di aggiornarsi, e, quindi, creare delle finestre in cui possono andare in centri di riferimento a migliorarsi, a confrontarsi e portare le esperienze di altri centri. Un certo tipo di patologie, e mi riferisco per esempio ai punti nascite, ai parti cesarei, in altri centri si fanno in numero più elevato per cui uno raggiunge una esperienza, una manualità che poi viene a portare in questo frangente. Poi serve soprattutto a creare quella rete, per cui quando ci sarà una problematica io, avendo già vissuto in un altro contesto altamente specialistico, posso prendere in mano il telefono, posso dire al collega “guarda che ti manderò questa persona”, “guarda che ci sono queste criticità”. Quando si prende in mano il telefono dall’altra parte ci deve essere una persona che si conosce. In questo modo l’esperienza, la conoscenza, la professionalità e l’aggiornamento permettono di creare questa rete, una rete locale ma che va inserita in una rete più grande.

Pensate di proporre qualcosa di concreto alla Regione o allo Stato dopo questa visita?

La gestione della Sanità è prevalentemente di tipo regionale, per cui i colleghi regionali faranno sì che vengano date risorse all’ASL locale per poter gestire queste cose, per riuscire a risolvere anche i problemi contingenti. Per esempio un collega che viene qui ha un problema logistico, quindi si potrebbero anche creare due o tre mini appartamenti o foresterie, in modo che questo risulti facilitato, non avere la necessità di trovare una locazione sarebbe un aiuto. Certamente andremo ad agire su queste problematiche, sulla problematica di fare delle assunzioni che preferiscano persone che si impegnino a rimanere qui nel medio – lungo periodo. Anche persone che già conoscono l’isola e gli abitanti sarebbero l’ideale, perché l’ospedale è nel territorio, bisogna legarsi al territorio.

2 – Continua….

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