ELEZIONI COMUNALI 1977
Nell’aprile del 1977 a Pantelleria c’era un gran fermento politico per le elezioni comunali che il Prefetto di Trapani aveva fissato per il 26 giugno. Nel 1977 a Pantelleria si tornava alle urne dopo due anni di gestione commissariale. Nel 1974, infatti, sulla questione piano regolatore generale in consiglio comunale si erano creati due gruppi di 10 contro dieci che aveva portato ad una situazione di stallo, con la conseguenza logica della nomina di un commissario. A spaccarsi nel 1974 era stata la DC con la fuoriuscita di alcuni consiglieri. Al sindaco Salvatore Remirez non rimasero i numeri per poter governare anche perché dall’altra parte si era formata una maggioranza trasversale che vedeva uniti oltre che i consiglieri democristiani dissidenti, anche i tre consiglieri di una lista civica Giuseppe Cornado, Michele Inglese e Giuseppe Salerno, i 4 consiglieri del Movimento Sociale Italiano e quello del PCI Antonio Bonomo, poi espulso dal partito.
Per le elezioni del 26 giugno 1977 la Democrazia Cristiana si trovò subito davanti ad un ostacolo di carattere interno: la scelta del capolista che poteva voler indicare chi avrebbe dovuto, poi, candidarsi alla poltrona di sindaco. Occorrerà ricordare che la legge elettorale prevedeva allora che il sindaco fosse eletto dal consiglio comunale e non dai cittadini come avviene adesso. Tre i possibili candidati al posto numero uno: Giuseppe Bartolotti, segretario locale della DC, Salvatore Remirez, sindaco uscente e super votato nelle precedenti elezioni e Giovanni Accardi, favorito se la direzione del partito avesse alla fine deciso di mettere i candidati in ordine alfabetico. La Democrazia Cristiana, sin dal primo momento sembra poter confermare tutti i suoi big di allora, Giovanni Petrillo, Giuseppe Patanè e Michele Valenza. Il PCI fa subito sapere di puntare sul segretario del partito Pino Guida (padre dell’attuale assessore allo sport) e su due giovani: Michele Tremarco e Peppuccio Ponzo. I socialisti, incassato il no del professore Vincenzo Di Bartolo, preside della scuola media, punteranno tutto sul segretario del partito Francesco Mangiapanelli e sul consigliere uscente G. Battista Siragusa. Nel Movimento Sociale Italiano scontata sembra essere la candidatura del segretario locale ingegner Girolamo Sechi insieme a Pietro Pavia. Nutrita poi si pensa possa essere la presenza delle liste civiche. Il professore Giuseppe Salerno potrebbe presentarne una, un’altra Giuseppe Cornado. Il Partito Repubblicano Italiano e il PSDI avrebbero voluto l’unità delle sinistre, ma PCI e PSI si opposero.
Ogni lista può avere 20 aspiranti copnsiglieri. Inizia così la caccia al candidato.
-1 – (continua)
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