COSE DA PAZZI?

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Leggo che un pedofilo è stato arrestato a L’Aquila, secondo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Trapani (con la concessione peraltro dei domiciliari) per fatti avvenuti a Pantelleria …. nel lontano 2008!
Una lunga indagine?!
Leggo anche che il personaggio era già stato condannato in passato per l’identico reato con sentenza passato in giudicato della Corte d’Appello di Milano.
Tutto chiaro? No, per niente!
Posto che il reato è gravissimo e la reiterazione, se dimostrata, evidenzia come la prima condanna non abbia prodotto alcun ravvedimento (o guarigione se si vuole considerarla una deviazione che richiede cure medico-psichiatriche), qualche punto rimane ancora assai poco chiaro e comprensibile.
• A quanto fu condannato e quanto della pena ha effettivamente scontato?
• Chi ha ritenuto l’individuo recuperato/guarito al punto da reinserirlo liberamente nella società?
• Perché la nuova indagine è durata così a lungo?
• Perché la concessione dei domiciliari a chi – presumibilmente – ha reiterato il comportamento delittuoso?
• Non sussiste il rischio che un convento di frati possa ospitare occasionalmente minori per la pratica del catechismo o per qualsiasi altro motivo?
Può darsi (speriamolo davvero) che tutto si sia svolto in perfetta regola e che ciascuna autorità abbia agito nell’ambito delle proprie competenze, secondo i canoni della legge e con la dovuta solerzia. E senza malriposte interpretazioni e teorie "buoniste".
Sarebbe però giusto saperlo per eliminare ogni dubbio. Perché, signori miei, così come apparirebbero i fatti dall’articolo, qualche cosa sembra proprio non aver funzionato come si deve e resta solo da dire "cose da pazzi"!
Tony Alfano

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