DAL CASTELLO RITORNIAMO AL MARE

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 Ma si sta muovendo qualcosa per aiutare il nostro mare? Cosa possiamo fare noi cittadini panteschi o frequentatori dell’isola? Cosa sta facendo l’amministrazione locale regionale e nazionale per indirizzare il futuro del territorio verso una tutela e sostenibilità energetica? Bisognerebbe andare a Bruxelles a parlarne. E’ stato fatto? Perchè ci sono così tante meduse negli ultimi anni? Queste sono alcune domande che il pubblico ieri sera a conclusione dell evento “Mare vita e diritti degli esseri”ci ha posto. Evidentemente interessatissimo agli argomenti trattati.
Attraverso varie forme espressive, dalle poesie, ai documentari, ai filmati, ai video clip e ad interventi a cura dei rappresentanti associazioni Giamporcaro, Avamposto e Apnea Pantelleria, si è dipinto un quadro dello stato di salute ambientale e sociale del nostro intorno. Dopo la campagna mare nei banchi dello stretto di Sicilia Greenpeace del 2012, anche quest’anno non siamo soli. Il WWF ha incentrato la campagna mare 2013 proprio nel canale di Sicilia, facendo di Pantelleria il proprio centro di massima attenzione. Il nostro obbiettivo, con WWF, è creare una piccola area tutelata che comprenda una fascia di litorale e di mare. Vogliamo arrivare a questo attraverso un processo partecipato con la popolazione e soprattutto con coloro che del mare vivono e traggono la propria economia e sostentamento. Le vere rivoluzioni infatti partono dal basso. Grazie all’esperienza del dottor Marco Costantini e alla partecipazione di tutti formuleremo un progetto, finanziabile e cantierabile, nelle forme richieste dalle istituzioni, presentandolo alla nostra amministrazione locale, alla regione, al ministero e cercando fondi e appoggi attraverso progetti europei del settore. Ma torniamo all’immediato. Cosa possimo fare noi semplici cittadini? Oltre a far crescere una coscienza sociale e ambientale di rispetto dei beni comuni facendosi indomiti ambasciatori e comunicatori  possiamo firmare la petizione nazionale che sul sito WWF ha già raccolto 60mila adesioni dove si chiede espressamente al nostro attivissimo sindaco Salvatore Gabriele di attivarsi (ancora una volta) in favore della creazione dell’istituenda (da 20 anni) area marina protetta. http://www.wwf.it/petrolio_mi_sta_stretto.cfm  
Ce la faremo? Difficile dirlo. Se molti sono palesemente favorevoli altri nell’ombra non hanno capito quanti vantaggi e quale indotto economico e turistico e pubblicitario per l’isola potrebbe essere un progetto di salvaguardia e tutela e che non ultimo sarebbe l’unica soluzione per tenere a distanza le famigerate trivelle.
Alberto Zaccagni

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