La meta della prossima escursione è la zona del Duomo vulcanico di Cuddia Bruciata, la partenza è alle 9.15 dalla sede del Centro Culturale Giamporcaro, in Via Manzoni,72. Le quattro escursioni programmate in collaborazione con Pantelleria Internet sono state precedute da una interessante conferenza tenutasi nel marzo scorso dal professor Silvio Rotolo, ricercatore in Petrologia, docente presso l’Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare. Una serata alla scoperta delle bellezze di Pantelleria legate ad un settore che forse non sappiamo ancora valorizzare come merita. Il Professor Rotolo è anche Responsabile Scientifico del Museo Vulcanologico, sorto nei pressi di Punta Spadillo e realizzato con i fondi del Por Sicilia 2000/2006, ogni anno accompagna sull’isola una squadra di laureandi per giornate di studio sul campo, in un ambiente unico in Europa che si presenta come un “libro aperto” per tutti gli appassionati e studiosi del settore. Nel mese di marzo il gruppo era formato da venti studenti alle prese con rocce vulcaniche, stratificazioni di diversa datazione, sistemi di alimentazione dei magmi di Pantelleria, ricostruzione della storia eruttiva dell’isola, fasi esplosive, fasi eruttive, tufo verde, ossidiana e pantellerite.
“Per un geologo c’è da rimanere senza fiato – ha detto Rotolo – sul territorio pantesco si legge una storia ben precisa. In collaborazione con un Centro di Ricerca francese abbiamo riscritto le datazioni dei diversi periodi di attività vulcanologica dell’isola, datazioni che erano state fatte negli anni ’80 da geologi americani. Grazie a nuove tecniche scientifiche è stato possibile ricostruire la storia della formazione di Pantelleria con una precisione sorprendente.” Per la verità, senza fiato sono rimasti anche i partecipanti alla conferenza tenutasi presso il Centro Giamporcaro, che per più di due ore sono stati accompagnati, passo dopo passo, verso la consapevolezza di una bellezza unica che Pantelleria offre con abbondanza a quanti la sanno cogliere. Si è così scoperto che sei sono le grande eruzioni devastanti che hanno formato la Perla Nera del Mediterraneo, un clamore infuocato che sulla terra si è arrestato improvvisamente 44.000 anni fa e seguito poi da fenomeni meno devastanti terminati 8000 anni fa. A mare, invece, l’ultima eruzione vulcanica è datata 1891. Naturalmente fuoco e calore sono ancora presenti a più di 18 chilometri sotto i nostri piedi e la prova sta nei tanti fenomeni che ben conosciamo, come le favare, le saune negli anfratti rocciosi e l’acqua calda a mare canalizzata nelle diverse vasche. Una ricchezza che potrebbe essere il contenuto di proposte culturali per un turismo intelligente e destagionalizzato, un volano per una crescita economica che, unitamente ad altri percorsi, potrebbe fare la differenza per il futuro di Pantelleria e dare lavoro a molti giovani. Non ci resta che incamminarci lungo una nuova strada, iniziando appunto da domenica 14 aprile, alla scoperta del Duomo Vulcanico di Cuddia Bruciata.
Per informazioni telefonare a:
Giovanni 349.6634786 – Gianluca 333.2159012
Giovanna Cornado Ferlucci
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