Ottavio (alias da Pino Gabriele) ha un problema. Ricco e nobile, vive in concordia con la moglie (Franca Zona), ma non ha figli. Vecchio e malaticcio si pone il problema a chi lasciare il suo patrimonio. In gioventù ha avuto una storia con una attrice e da lei, sa per certo, di avere avuto un figlio. Si mette alla ricerca dell’ex pargoletto che ora deve essere in età adulta e da l’incarico ad una agenzia di investigazioni rappresentata da Sormani (Ettore Raffi). Da questo canovaccio collaudato, spesso utilizzato dalla commedia dell’arte, si snoda la trama della commedia “I casi sono due” messa in scena per tre serate consecutive dalla nuova compagnia “Araba Fenice”. Personaggio principale è Gaetano, mirabilmente interpretato da Pierangelo Di Malta. Cuoco in casa di Ottavio si scopre essere suo figlio, ma l’agenzia ne trova un altro, Esposito, storpio e mezzo cieco ben impersonato da un sorprendente e bravo Antonino Culoma. Tra i personaggi della commedia spicca anche un ottimo Salvatore Maddalena nei panni del maggiordomo. Brava Franca Zona nella scena del pianto straziante di una madre mancata ed infelice per questo, straordinario Pino Gabriele alla sua seconda commedia e già in grado di recitare come un veterano. Buone anche le figure secondarie come quella di uno spiritoso Andrea Lo Pinto che ha vestito i panni femminili di Teresina, spiritoso Franco Belvisi con le sue mimiche, delizioso Enrico Greco nella veste del portiere e Ettore Raffi, mosso sempre da entusiasmo, Elena Pavia, la cameriera e Marcello Penati il cameriere, ottima la regia di Italo Genna coordinato da Enza Pavuia. E’ stata una bella serata quella che ha saputo regalare l’Araba Fenice ad un folto ed attento pubblico che ha affollato tutte e tre le serate al cineteatro di Scauri.
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