Il vescovo Monsignor Domenico Mogavero, che si trova a Pantelleria per le celebrazioni pasquali, si è recato questa mattina presso l’ospedale ad offrire il suo sostegno alle future mamme che, come preannunciato, stanno continuando la loro azione di protesta per mantenere viva l’attenzione sul problema del Punto Nascita dell’isola. Con le gestanti c’erano altre venti persone. Un gesto di affetto, quello del nostro vescovo, a testimonianza del profondo legame con l’isola. “Dobbiamo tenere desto il problema – ha detto- perchè c’è di mezzo la vita che è il valore più alto che abbiamo. Io sono qui per dirvi che ci sono e vi sostengo anche se ho solo un’autorità morale, sono con voi e vi seguo sia perchè amo l’isola, sia perchè mi stanno a cuore le persone che lottano per la qualità della vita e per difendere sull’isola alcune istanze fondamentali del vivere civile. Queste sono scelte di civiltà e le dobbiamo portare avanti con una concertazione di forze, senza dividerci. Non lavoriamo contro nessuno ma a favore di valori assolutamente inderogabili e non negoziabili. Vi sostengo in questa azione e speriamo di ottenere ciò che ci sta a cuore e ci vengano aperti orizzonti che ci aiutino a ritrovare serenità.” Grate della sua presenza alcune mamme hanno poi manifestato la loro angoscia di fronte ad una situazione che si protrae da troppo tempo e che non pare abbia soluzioni immediate. Toccanti le parole di Paola che a fatica è riuscita a terminare il suo intervento perchè un nodo gli ha chiuso la gola:” Aspetto il terzo figlio, sono senza mamma e mi devo occupare di una cara persona disabile che vive con noi… come posso pensare di lasciare la famiglia per andare a partorire lontano, da sola…a subire non si sa che cosa con il pensiero delle persone che sono costretta ad abbandonare per un tempo non definito!” Anche Linda vuole far sentire la sua voce: ”Si parla tanto della violenza contro le donne soprattutto di quella fisica, ma la violenza che le donne subiscono nell’incuranza rispetto ad un momento così sacro, quale quello in cui si dà alla luce un bambino, è forse peggiore. La donna viene lasciata sola, allontanata dai suoi affetti, portata in ambienti sconosciuti. E’ segno di una società incivile.”
Si aspettava una risposta dalla Regione come era stato garantito ieri, ma nessuna certezza è giunta in mattinata. Verso mezzogiorno è stata data l’informazione che il Direttore Sanitario, Luca Fazio, era stato chiamato ad altri impegni. I manifestanti si sono spostati in corridoio, delusi, silenziosi. Anche domani, sempre dalle 9.00 alle 12.00, continuerà presso l’ospedale il grido di queste giovani mamme colpevoli solo di aver fatto una scelta di vita.
Giovanna Cornado Ferlucci
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