Per gentile concessione pubblichiamo tre brevi scritti di Alberto Zaccagni tratti dal corso di scrittura autobiografica tenuto da Antonietta Valenza.
La forma dell’amore
Se volessimo paragonare l’amore ad una forma geometrica,il cerchio è la più appropriata. Amore ti avvolge e ti circonda chiudendosi a protezione, facendoti sentire un punto di infiniti altri equidistanti da un centro. Ruota il cerchio, ma sempre mantiene la sua forma, così l’amore gira, cambia e ruota.
Se vedi un cerchio da lontano potrebbe essere un abisso, ma anche faro se illuminato. Sinonimo di perfezione il cerchio è una certezza, una sicurezza conosciuta anche se non conosciamo l’esatto numero dei punti che lo formano.
Il rapporto tra raggio e circonferenza è Pi Greco a prescindere dalla grandezza del cerchio, e così l’amore è sempre una costante nella vita dell’uomo a prescindere dalla sua dimensione.
Quando non vi sarà più il Cerchio Terra, non vi sarà più amore
L’amore è
Percepire il fluire del tempo osservando la crescita di una pianta nel susseguirsi delle stagioni. Comprendere il comportamento e prevedere i movimenti di un animale selvatico. Sentirsi, immerso nell’immenso mare, parte del tutto
In due, sentirsi uno, ed esserne la metà.
Nomi dell’amore
Coinvolgimento circolare
Abisso luminoso
Dubbio svelato
Pianeta terra
Alberto Zaccagni
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