LA SCUOLA MEDIA DI PANTELLERIA PARTECIPA AL CONCORSO SUL TEMA DELLA LEGALITA’

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Continua il percorso sulla strada della legalità che i ragazzi della Scuola Media pantesca hanno iniziato sotto la guida dei loro insegnanti. In particolare gli studenti delle classi prime e seconde, coordinate dalla Professoressa Maria Rita Barraco hanno deciso di partecipare anche quest’anno al concorso promosso dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone” in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Con il Concorso, edizione 2013, dal titolo: “Geografia e legalità. Sconfiggere le mafie nella mia regione”, viene rinnovato l’invito a tutti gli studenti italiani delle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado a riflettere sui tragici avvenimenti legati alle Stragi di Capaci e Via D’Amelio, in vista della commemorazione del 23 Maggio prossimo. Sono trascorsi 21 anni da quell’anno terribile che ha segnato profondamente la Sicilia e l’Italia intera e ai nostri ragazzi viene insegnato che non bisogna dimenticare il sacrificio di tante vittime innocenti e coraggiose, immolate all’altare della legalità e della democrazia.
L’insegnate Barraco, referente dei progetti sulla legalità nella Scuola Media “D. Alighieri”, racconta: “L’anno scorso la nostra è stata la scuola vincitrice ed abbiamo partecipato alla celebrazione del 23 maggio 2012, avvenuta durante i lavori del Convegno annuale presso l’Aula Bunker del carcere Ucciardone di Palermo. E’ stata un’esperienza indimenticabile, altamente formativa per i nostri ragazzi. Anche quest’anno ho seguito i lavori dei nostri studenti, supportata però dalla collega di arte, Mariastella Floreno, che mi ha dato un aiuto importante e qualificato. Ha saputo infatti aiutare i ragazzi a sviluppare le idee emerse dal lavoro di riflessione e di ricerca condotto nelle classi. Seguendo il titolo del concorso sono stati prodotti elaborati che riguardano principalmente la realtà di Pantelleria, compreso il recente fatto di cronaca che ha riguardato un episodio di “pizzo” verificatosi a danno di una attività isolana.
Per il concorso è stato prodotto un gioco dell’oca nel quale le penalità sono collegate alle date delle stragi o ad avvenimenti negativi correlati, mentre le premialità o gli avanzamenti sul percorso sono abbinati ad atteggiamenti positivi o alla nascita di associazioni legate alla “memoria”. E’ stata anche composta una poesia e prodotto un giornale a tema, ma la parte più corposa degli elaborati è rappresentata dai disegni prodotti con cura e di immediata lettura, carichi di messaggi significativi. Eccone alcuni: “Teniamo aperte le finestre della memoria. Il seme della legalità piantato in Sicilia. Non ascoltare l’altra campana. La mafia teme la scuola. La legalità corre sui banchi di scuola”.
Un disegno in particolare ha attirato la nostra attenzione, si tratta di un giardino pantesco costruito a difesa di un albero carico di fiori della legalità: giustizia, correttezza, dignità, moralità, rispetto. Un albero dalle radici ben solide, piantate nella storia della nostra comunità. Radici che necessitano costantemente di nuova linfa per mantenere la capacità di difendersi da attacchi sempre più pericolosi. I ragazzi, i nostri ragazzi sapientemente accompagnati dagli insegnanti, hanno saputo rivitalizzare la figura del giardino pantesco, spogliando il muro dal significato di chiusura e di rottura per riscoprirne la sua vera funzione di protezione e di cura, così come i nostri avi l’hanno progettata a difesa di un bene prezioso.
Giovanna Cornado Ferlucci

Per vedere tutte le foto dei disegni cliccare sul link qui sotto
https://plus.google.com/u/0/photos/100069925833309022329/albums/5859215159257045345
 
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