L’AZIENDA AGRICOLA BASILE, DI BUKKURAM, META DEL TURISMO IN RETE

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Un’accoglienza familiare e raffinata quella che Fabrizio e Simona hanno riservato agli agenti di viaggio arrivati a Pantelleria con il progetto “Turismo in rete”, promosso dal Consorzio Pantelleria Island. L’Azienda Agricola Basile si trova a Bukkuram, in un angolo tranquillo e immerso nel verde. Fabio Casano ci spiega che la scelta è stata fatta proprio pensando all’ambiente accogliente, alla disponibilità e alla cortesia dei proprietari, oltre che naturalmente all’alta qualità dei prodotti in degustazione.
La qualificata compagnia arriva dopo una giornata trascorsa girando l’isola, sono rimasti affascinati dai colori e dai profumi che l’isola ha offerto generosa e ascoltano interessati le spiegazioni sulla coltivazione dell’uva e sulla vinificazione. La degustazione inizia con un vino bianco di zibibbo in purezza, della nuova annata 2012, e prosegue con due tipologie di vino rosso: un Cabernet Franc in purezza e un altro con una parte di Cabernet e altre di diverse varietà di uve. I nomi di questi vini preziosi sono altrettanto particolari, alcuni sono ispirati a San Francesco e portano in etichetta una frase del Cantico delle creature. Il bianco si chiama “Sora Luna”, è un vino secco e straordinariamente  aromatico, traboccante di profumi ed aromi tipici della nostra isola. Le vigne di provenienza si stendono tutte nella pianura di Bukkuram. Il  rosso, “Frate Sole”, è invece un vino corposo dal bel colore rosso granato, un profumo intenso ed un gusto morbido e vellutato. Proviene dall’uva maturata al sole di Scauri. Mentre gli agenti di viaggio gustano questi vini pregiati, accompagnandoli con tumma fresca e pomodori, chiediamo a Simona Cavassa la motivazione di questa scelta francescana dei nomi: “La natura a Pantelleria – ci ha detto – richiama più di ogni altra cosa sentimenti forti che questi vini sanno ben suscitare e l’accostamento a San Franceso è stato immediato”. L’altro rosso, di recente produzione, porta in etichetta “Selezione 41”, mentre il passito ha un nome di fantasia: “Shamira”, che nasce  dall’unione dell’iniziale del nome della padrona di casa con “hamira”, che in arabo significa principessa. “Equivale a dire principessa Simona – spiega l’ospite – Fabrizio mi ha dedicato questo prodotto e l’etichetta riporta la frase della dedica.” L’uva passa per questo passito naturale proviene dalla costa di Sateria, dove riesco ad avere la produzione per la metà di agosto, senza cioè l’influenza delle perturbazioni, mentre il mosto proviene dalla località Scirafi. Il passito viene accompagnato con dei ravioli dolci al ripieno di ricotta… una gioia per il palato, il gusto dolce ed aromatico del prezioso “nettare degli dei” viene pienamente esaltato. Il colore ambra dorato si riflette sulla superficie dei calici e racconta la storia di una agricoltura eroica, di terrazzamenti intagliati, battuti dal vento e dal sole, di mano rugose che sanno raccogliere con amore. Un pregiato vino da meditazione e riflessione, viene ricordato!
Simona Cavassa e il compagno Fabrizio Basile hanno iniziato questa attività nel 2006, dopo due anni di ristrutturazione dei locali che erano di proprietà dei nonni di Fabrizio che ci spiega che anticamente la struttura era una falegnameria spagnola. Anche la sua passione per il vino e il lavoro nei campi nasce da lontano ma l’idea di una cantina tutta sua arriva da un’annata particolare. “Tempo fa – racconta – portammo in cooperativa la nostra uva troppo tardi e quindi venne rifiutata. La conferimmo allora  presso l’azienda del Conte Casano che però mi spronò a progettare una cantina mia, considerato che a Bukkuram non ce n’erano. Quest’anno abbiamo prodotto 18.000 bottiglie, lavoriamo sul mercato italiano e una piccola parte anche estero. Sicuramente possiamo migliorare il consumo sulle nostre tavole di Pantelleria e potenziare le vendite in Italia. Tra l’altro oggi il mercato chiede più vino bianco rispetto al passito, noi abbiamo raddoppiato la produzione”. Fabrizio ci parla anche di una sperimentazione in corso riferita ad un millesimato di bollicine, metodo classico:1500 bottiglie che saranno pronte il prossimo anno. Tutti i vini della Cantina sono Doc Pantelleria o vino da tavola.
Pienamente appagati gli agenti di viaggio che pensano con tristezza alla vicina partenza e naturalmente soddisfatti Andrea Gozzi, responsabile della piattaforma “Turismo in rete”, e Fabio Casano che ha voluto sperimentare una nuova forma di promozione turistica con l’appoggio del Consorzio Pantelleria Island.
Giovanna Cornado Ferlucci

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