LE RISPOSTE DEL COMMISSARIO ALL’INCONTRO CON IL MOVIMENTO 5 STELLE

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Chiare le risposte del Commissario Straordinario di Pantelleria al Movimento Cinque Stelle che chiedeva le motivazioni di un riscontro mai arrivato dal Comune di Pantelleria. La richiesta, avanzata da un gruppo di associazioni fra cui però non figura il Movimento Cinque Stelle, era relativa ad un accesso agli atti per una copia del Progetto della variante al PRG del Porto. In particolare erano stati richiesti, nel settembre scorso, documenti relativi a: “ Consegna, accettazione e collaudo della Diga Foranea.” L’ingegner Giuseppe Piazza ha sottolineato che la domanda è stata inoltrata al Comune di Pantelleria che però non aveva titolo a fornire risposta, in quanto la competenza era di altri organi istituzionali, quali il Dipartimento della Protezione Civile Regionale e il Prefetto di Trapani. “Avete sbagliato ad inoltrare domanda al Comune che non ha mano in questa questione – ha dichiarato – tutta la documentazione di progettazione e di interventi preliminari è in possesso dell’Assessorato Regionale Infrastrutture e Trasporti. Ricorderete, infatti, che nel 2006/2007 il mandato al sindaco Gabriele fu dato in qualità di Commissario Portuale Straordinario e non come primo cittadino dell’isola. Questo mandato poi non è stato confermato al sindaco Alberto Di Marzo, e passò al Prefetto di Trapani. Capite bene quindi che gli atti andavano richiesti altrove, non autorizzerei mai l’accesso ad atti che sono competenza di altri uffici.”
L’architetto Giuseppe Sechi, moderatore dell’incontro, ha poi sollevato perplessità circa la correttezza dei lavori eseguiti sulla Diga Foranea che risulta arretrata di 8 gradi rispetto alla cartografia ufficiale, secondo documenti in suo possesso sulle carte nautiche non c’è corrispondenza tra Progetto del PRG, Variante ed esecuzione dei lavori. “Dobbiamo però conoscere la storia del porto – ha spiegato Piazza – iniziata negli anni ottanta e rimasta poi bloccata per quasi vent’anni per diverse motivazioni, sono stati fatti rilievi sui fondali che andavano scavati e ci fu un parere negativo del Ministero, i lavori sono poi ripresi nel 2004 e continuati in clima di straordinarietà. Conosco bene tutta la problematica perchè in quel periodo ero Dirigente del Genio Civile e sono arrivato a Pantelleria in qualità di tecnico del settore.”
“Una risposta anche negativa però poteva esserci data. Prima del 2004 erano stati spesi mille miliardi delle vecchie lire – ha affermato Sechi – soldi sprecati per lavori fatti male. La nostra preoccupazione riguarda sia la sicurezza del porto che l’inadeguatezza rispetto alle esigenze legate allo sviluppo dell’isola, qui non potranno mai arrivare navi di pescaggio superiore a quelle in servizio oggi. Non c’è futuro per Pantelleria se non si parte dal porto.”
“Posso capire le vostre perplessità – ha incalzato Piazza – e mi dispiace che non abbiate ricevuto risposte, vi ripeto che le dovevate chiedere ad uffici diversi. Credo, comunque, che non vi serva il vecchio Piano Regolatore perchè ad esso sono seguiti negli anni una serie di atti commissariali ed io non so cosa sia stato fatto di preciso negli ultimi atti progettuali… se fate l’acceso agli atti e ce li fate vedere ve ne sarò grato. Inoltre va chiarito che non si possono chiedere gli atti di una variante di un progetto che sono ancora in itinere, lo potrebbe fare solo un magistrato. Le richieste poi vanno sempre correttamente motivate e bisogna sapere che richiedere planimetrie e progetti può avere anche costi elevati.” Queste le motivazioni della richiesta avanzata al Comune di Pantelleria in data 4 settembre 2012 dalle associazioni firmatarie: “Noi sottoscritti, promotori di varie Associazioni, tenuto conto delle alterne vicende che nei decenni/ventenni decorsi hanno fatto assistere alla popolazione ed a quanti frequentavano l’isola, all’ingente sperpero di denaro pubblico per lavori di realizzazione, ordinaria e straordinaria manutenzione, dovuti alle mareggiate invernali, ripetitivi, allo scopo di avere chiarezza sullo stato delle cose, quo ante, e promuovere idonee azioni volte a risolvere almeno uno (il porto) degli annosi problemi che attanagliano l’ordinario sviluppo di quest’isola chiediamo… etc..”.
A questo punto sarebbe utile avere una corretta conoscenza dei fatti di tutta la storia per evitare di incorrere in errori di valutazione o in analisi inadeguate. Si può partire dalla recente comunicazione relativa al passaggio all’ordinarietà di tutto il progetto che è ritornato nelle mani della Protezione Civile.
G. C. F. 

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