LO STIPENDIO DEI PARLAMENTARI E DI QUELLI CHE PROFESSANO POLITICA

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Caro Direttore,
a causa del mio modesto impegno quale internauta, solo ora leggo l’idea di portare a "solo" 5.000 Euro lo stipendio dei parlamentari; ed io aggiungo: a tutti quelli che professano politica e/o affini, che sono tanti, ma talmente tanti che nemmeno immaginiamo.
La mia riflessione è semplice semplice: da una parte ci sono degli imbelli (indifesi) cittadini che lavorano (oggi più che mai) per un tozzo di pane; dall’altra ci sono tutta una serie di "fenomeni", di "scaltri", di furbi". I primi, ovvero quelli che lavorano e pagano, eccome se pagano, sono soggetti a qualsiasi problematica inerente la propria attività sia imprenditoriale che collaborativa. I secondi: QUALUNQUE COSA SUCCEDA PORTANO SEMPRE A CASA UN PACCO DI SOLDI!!
Siamo in uno stato pressoché fallimentare e questi signori vengono anche pagati? Non sarà, per caso, che la colpa è sempre dei più deboli? Ovvero noi, quelli del popolo che sa solo lavorare lavorare! Solo? Si fa per dire.
La bancarotta fraudolenta deve trovare applicazione solo nei confronti di quegli …………. (omissis, parolaccia) che hanno stampato a fuoco sulla schiena un numero di Partita Iva?
Le prospettive di fame sono una "conquista" riservata solo ai lavoratori? O.K. Andiamo pure avanti così!
Auguri "anticipatamente" a tutti, sia per le prossime Feste che per il futuro: ne abbiamo veramente bisogno.
Antonio Sarti

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