Dopo la morte di un anziano soccorso a Lipari da un’ambulanza senza medico a bordo, indagati per concorso in omicidio colposo sette fra sanitari e dirigenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale 5 di Messina. E’ stato aperto un fascicolo presso la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto. Domenica scorsa, in una frazione distante dieci chilometri dal centro abitato di Lipari, Vittorio La Greca di 74 anni si è sentito male. Viene prontamente soccorso da una ambulanza del 118, a bordo della quale non c’è un medico di servizio perchè l’ambulanza a Lipari non è medicalizzata. I due autisti soccorritori, accertate le difficoltà respiratorio del paziente, hanno chiesto l’intervento della guardia medica di Lipari centro. Il medico di guardia comunica però di non potersi muovere dalla postazione perchè sprovvisto di automobile di servizio. Quando i carabinieri prelevano il medico dalla postazione di servizio per condurlo in soccorso dell’anziano è ormai troppo tardi. Una nuova vittima dei tagli alla sanità. Infatti, fino a pochi mesi or sono, i medici di Lipari, come altri in servizio in Sicilia presso postazioni di guardia medica, erano autorizzati all’uso della propria automobile a fronte di un rimborso spese. I tagli della sanità hanno però eliminato questa opportunità così come hanno dimezzato i servizi medici provocando il trasferimento del personale sanitario.
Il pensiero corre alla situazione pantesca che ci tocca da vicino. Presso l’ospedale “B. Nagar” sono in servizio due ambulanze non medicalizzate, è notizia però di questi giorni che verrà consegnato a Pantelleria un nuovo mezzo già acquistato: si tratta di una ambulanza medicalizzata, di tipo A e super attrezzata, pare sia stata consegnata alla Cittadella in attesa di essere imbarcata per la nostra isola. A bordo sono previsti in servizio un infermiere e un medico adeguatamente preparati per le emergenze extraospedaliere e naturalmente l’autista. Il mezzo di soccorso, sarà ad uso del Presidio Territoriale di Emergenza (PTE) che a Pantelleria è già operativo dal 1° luglio scorso. Il dottor Luca Fazio ha però chiarito che le ambulanze in dotazione attualmente al nostro ospedale escono con il medico a bordo quando viene allertato il Presidio Territoriale di Emergenza. Sull’isola infatti non c’è un 118 territoriale, e quindi agisce il PTE che si avvale della presenza di 4 medici che coprono un servizio di 24 ore su 24, un gruppo di infermieri e gli autisti. Tutto il personale è pagato dalla Regione ma a livello organizzativo dipende dal Dipartimento Emergenza Urgenza della Provincia. Il costo annuale di 1.026.000 Euro, non grava quindi sul bilancio dell’ASP di Trapani.
Quando il cittadino pantesco chiama il 118 viene allertato il PTE, naturalmente si può chiamare direttamente il Pronto Soccorso Ospedaliero che a sua volta passerà la chiamata al servizio territoriale. Il PTE opera quindi in situazioni di emergenza/urgenza prestando le prime cure a domicilio o sul territorio e trasporta poi il malato presso l’MCAU. Non ha compiti di continuità terapeutica. Tutto segue le Linee guida del Decreto n. 33793 datato 8 gennaio 2001 che riporta anche una lunga e dettagliata lista degli strumenti in dotazione. Tutto ciò dovrebbe rassicurarci.
Giovanna Cornado Ferlucci

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