NELL’ISOLA AVANZA UN GIOVANE EREDE DI ITALO CUCCI

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Pantelleria ha dato ospitalità a personaggi famosi in ogni settore, in particolare alcuni di questi sono stati accolti e adottati come “figli del vento” e si sono trasferiti nell’isola per goderne la bellezza e la tranquillità. Italo Cucci, il grande giornalista che non solo gli appassionati di sport hanno imparato ad apprezzare, onora Pantelleria con la sua presenza praticamente continua. L’isola, grata di questa predilezione, risponde donando un possibile erede che ne ripercorre le orme anche se in forma più semplice. I grandi maestri, si sa, restano inimitabili ma averli come esempio aiuta a sognare.
Giacomo Policardo è un giovane di 34 anni non vedente dalla nascita. Fin da piccolo ha dimostrato una grande forza di volontà ed una serenità inaspettata, non si è fermato di fronte ad una funzionalità negata da madre natura. La sua disabilità non gli ha impedito di studiare, di conseguire un diploma di ragioniere e di aprire spaziosi orizzonti “guardando” sul mondo con altri occhi: quelli di una sensibilità particolare e di una capacità d’ascolto che lo hanno fatto volare sulle onde radio e sui segnali satellitari del mondo web.
Pantelleria Internet lo ha intervistato per conoscere meglio quella che egli stesso ha definito “un’avventura emozionante”.

Cosa ci racconti di questa tua nuova esperienza?

E’ una radio che va sul web in streaming, l’indirizzo è www.radiotheworld.eu  va in onda 24 ore su 24, ci sono vari deejay che trasmettono musica, poi il lunedì c’è questa trasmissione sportiva nella quale sono in diretta, collegamento Skype, con Giorgio Rossi di Torino. Facciamo l’analisi del campionato di calcio, commentiamo le partite appena giocate nel week end. Non parliamo solo di calcio ma anche di Formula Uno e di sport in generale.

Quanto dura il collegamento?

Tutto questo succede dalla 19.00 alle 21.00 di ogni lunedì sera, con l’assistenza tecnica di Mirtilla che è la direttrice di questa radio, naturalmente Mirtilla e il nickname, lei si chiama Antonietta Napoletano. E’ la signora che mi ha contattato all’inizio di questa avventura.

Come vi siete conosciuti e come è nata l’idea?

Ci siamo incontrati tramite i gruppi chat di Skype, Mirtilla un giorno mi ha chiamato e mi ha detto che le piaceva molto la mia voce. Ha pensato subito che poteva nascere una collaborazione sulla sua radio web e mi disse che avrebbe avuto piacere di avermi per un giorno ospite in radio, nella sua trasmissione. Mi sono chiesto cosa mai avrei potuto fare e poi ho pensato di proporre io l’argomento. Ho scelto lo sport, considerato che è il settore nel quale mi destreggio meglio, fare il deejay nelle mie condizioni sarebbe più problematico. L’idea è piaciuta ed è nato un progetto di una diretta sportiva tra Torino e Pantelleria. Abbiamo già fatto undici puntate, tutti i lunedì sera.

Durante la trasmissione c’è un’interazione con il pubblico o parlate solo voi due con botta e risposta?

Il pubblico può interagire con noi attraverso la chattina della radio, ci sono persone che intervengono con delle domande e noi rispondiamo o esprimiamo delle considerazioni.

Questa avventura, come tu l’hai chiamata, nasce però da una passione che tu coltivi da diversi anni, quella del radioamatore. Ci vuoi raccontare cosa significa essere radioamatore?

Sì, io sono da tempo presente in radio anche nel campo delle radiocomunicazioni in quanto sono un radioamatore dal 2005. Sono abilitato dal Ministero di Poste e Telecomunicazioni a trasmettere in determinate frequenze che nulla hanno a che fare con la radio che trasmette musica. Faccio collegamenti con numerosi Paesi, si chiamano discorsi a distanza, però da un anno e mezzo ho applicato questa mia passione all’ambito della Protezione Civile. Siamo infatti presenti sul territorio di Pantelleria come Cisar, quando viene richiesto il nostro intervento io sono uno degli addetti radio. Da casa mia sono collegato direttamente alla sede presso il Miriam in paese.

La tua condizione di non vedente ti crea delle difficoltà o al contrario puoi avvantaggiarti delle sensibilità particolari che hai maturato negli anni?

Certamente non posso essere operativo sul campo nei vari interventi ma per le comunicazioni radio non c’è nessun limite, infatti da casa mia o dalla sede centrale cerco di mantenere sempre attiva una linea diretta di contatto con gli altri, coordinando i diversi collegamenti radio, soprattutto quando si affollano e si intrecciano le diverse trasmissioni.

Quindi per te la radio, sia come radioamatore sia come attore di una trasmissione sportiva, è un modo per venire a contatto con il mondo.

E’ sicuramente un valore aggiunto che spero possa continuare. Devo dire poi che la trasmissione di radiotheworld è piaciuta a un amico che possiede un’altra radio che si chiama “Sole Radio Musica”. Ha voluto inserirsi, abbiamo fatto interconnessione fra le due radio e il lunedì andiamo in onda in contemporanea, sempre sul tema dello sport. Non prendo un soldo ma la soddisfazione è davvero grande, un giorno abbiamo avuto più di 800 ascoltatori, è stata una cosa molto emozionante. Grazie a questa radio ho conosciuto una ragazza di Milano che ha molta voglia di fare, si chiama Dolce Lory e ha scritto un pezzo dal titolo: “Un angelo chiamato Melissa” e un altro molto bello intitolato: “Non arrendersi mai”. A breve pubblicherà il suo primo cd, nel frattempo la si può ascoltare su radiotheworld. Collabora pure con la radio m2o nel remixage dei pezzi.

Giacomino lavora ad una postazione informatica fissa sulla quale sono attivi programmi che sopperiscono alla sua disabilità, attraverso poi un giro di amici non vedenti è diventato un esperto del settore informatico e si destreggia con abilità passando da un programma all’altro e collegandosi con il Brasile piuttosto che con la Francia. Abbiamo ascoltato una breve registrazione della trasmissione condotta da Policardo con il collega Paolo Rossi da Torino. La bravura di Giacomino emerge con chiarezza, del resto la comunità pantesca ha avuto modo di ascoltare in più occasioni le sue imitazioni di personaggi famosi fatte con una perfetta impostazione della voce. Giacomo Policardo ha cercato la sua strada con determinazione e l’ha trovata, è un giovane in gamba con cui si conversa volentieri, che sa mettersi in ascolto e sa “vedere” lontano con gli occhi dell’anima. La vita lo ha abituato a saltare gli ostacoli e lui ha imparato che quando si chiude una porta se ne apre sempre un’altra. Un esempio per tanti giovani disorientati che non si sanno porre correttamente di fronte ad una vita piena di promesse.
Giovanna Cornado Ferlucci

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