E speriamo che le riunioni al bar Aurora diano una vera via libera alla costituzione di un’area marina protetta. Dopo tanti anni da cui se ne parla, sarebbe più che opportuno che i panteschi si rendessero capaci di ritrovare la qualità del mare di una volta. Chi si immergeva credeva di far parte dell’universo ittico. Ora si trova solo qualche, odiosa, medusa e qualche derelitto pescetto, non si sa come rimasto. Ci vorrà del tempo e della volontà (molta) per far ritornare i fondali che per secoli sono stati popolati da una fauna ittica meravigliosa e fittissima. Speriamo bene e che non prevalgano le solite voci maligne che dicono che la protezione della natura è un blocco verso lo sviluppo ed il futuro. E’ vero il contrario: quindi buon lavoro e buona volontà.
I cosiddetti turisti non contribuiscono, in genere, alle discariche all’aria aperta di qualunque cosa. Materiali edilizi, resti di impianti idraulici, elettrodomestici rotti: ma quando mai un turista pensa di lasciarli al vento! Si sa che esistono le possibilità per ben smaltire i rifiuti di qualunque tipo, quindi tutti, anche gli abitanti dell’isola si devono attivare in tal senso. Anche a me succede spesso di arrivare a qualche cassonetto dei rifiuti con un sacchetto di plastica pieno di bottiglie, cartacce, lattine ecc. trovate lungo la strada. Ho visto, durante l’estate alcuni turisti in gruppo, nella zona del Khaggiar che, armati di sacchi di plastica e raccoglitori, si erano attivati per ripulire tratti di Perimetrale. Ho visto vetture targate TP da cui venivano gettate in strada scatole di sigarette vuote, lattine ed anche bottiglie di vetro, senza nessuna pietà. Spero tanto che questo non possa più succedere. Auguri e buona educazione.
Gian-Piero Spagnolo.
I cosiddetti turisti non contribuiscono, in genere, alle discariche all’aria aperta di qualunque cosa. Materiali edilizi, resti di impianti idraulici, elettrodomestici rotti: ma quando mai un turista pensa di lasciarli al vento! Si sa che esistono le possibilità per ben smaltire i rifiuti di qualunque tipo, quindi tutti, anche gli abitanti dell’isola si devono attivare in tal senso. Anche a me succede spesso di arrivare a qualche cassonetto dei rifiuti con un sacchetto di plastica pieno di bottiglie, cartacce, lattine ecc. trovate lungo la strada. Ho visto, durante l’estate alcuni turisti in gruppo, nella zona del Khaggiar che, armati di sacchi di plastica e raccoglitori, si erano attivati per ripulire tratti di Perimetrale. Ho visto vetture targate TP da cui venivano gettate in strada scatole di sigarette vuote, lattine ed anche bottiglie di vetro, senza nessuna pietà. Spero tanto che questo non possa più succedere. Auguri e buona educazione.
Gian-Piero Spagnolo.
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Caro Direttore,
nell’intervista io ho citato Lucio Piccolo come poeta (un grande poeta), e forse nella trascrizione c’è stato un errore. Ha ragione Rossetto e spero di incontrarlo presto.
Alberto Fazio
Caro Alberto,
ho controllato nel file dell’intervista ed in effetti non hai detto poeta. Si tratta evidentemente di un lapsus, non c’è nulla di male, può capitare. La mia colpa è di non conoscere Lucio Piccolo anche se è, come dite voi, un grande poeta
S. G.
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