Egr. Direttore,
mi permetta richiamare la nota del 16 u.s. del sig. Ferreri, per sottolineare da credente il disagio che provo ogni qualvolta guardo dall’esterno la nuova chiesa di Pantelleria e la trovo priva del simbolo per eccellenza del cristianesimo: la croce.
Senza naturalmente voler entrare nel merito della polemica sollevata dal sig. Maestri (news 10811 del 17 u.s.), ritengo che non si tratti né di modernità né di nostalgica tradizione, né di bellezza né di altro, bensì dell’assenza del simbolo che caratterizza da sempre le chiese cristiane in tutto il mondo. Sia in Italia che all’estero, sia in estremo oriente che nel Sud o Nord America è sempre stata la croce posta su una cupola o un campanile che mi ha guidato (non uso questo verbo perché condizionato dall’atmosfera natalizia) verso il centro della comunità e poi mi ha sempre fatto accostare ad una comunità di cui sentirmi parte perché costituita da fratelli nella fede.
La stessa foto da Lei pubblicata, egr. direttore, testimonia che l’edificio di cui ci stiamo interessando, da qualunque parte osservato, non mostra affatto la sua destinazione religiosa, salvo poi trovare una croce piazzata sul sagrato.
Mi rivolgo alle autorità religiose chiedendo loro se non sia più possibile, strutturalmente, allocare ora una croce sulla cupola.
RingraziandoLa per l’ospitalità, Le porgo unitamente ai suoi ottimi collaboratori gli auguri più fervidi e cordiali.
Nino Sutera

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