Punto e a capo dopo un anno, si ripresenta la stessa identica situazione. Pantelleria, Lampedusa e Linosa rischiano di rimanere senza acqua potabile, i trentacinque lavoratori dell’azienda Sofip a cui è stato affidato dalla Regione il servizio di dissalazione delle acque marine corrono il rischio di restare senza lavoro. Il 31 dicembre scade la proroga concessa alla Sofip dalla Regione e non è stato ancora pubblicato il nuovo bando di gara. A dare l’allarme è il segretario provinciale della Filctem Cgil Domenico Rizzo che, insieme alle segreterie della Femca Cisl e Uilcem Uil, ha espresso forte preoccupazione per le sorti lavorative dei dipendenti. Alla Sofip, che da 20 anni gestisce il servizio, sono state, infatti, concesse diverse proroghe a causa della revoca dell’affidamento del servizio a un’altra società che si era aggiudicata la precedente gara d’appalto. Con una lettera i sindacati hanno, pertanto, chiesto l’intervento del Prefetto di Trapani, Marilisa Magno, affinché convochi un incontro tra le parti per discutere della vertenza e sollecitare il Governo regionale a emanare un nuovo bando per la gara di appalto che preveda la salvaguardia dei livelli occupazionali dei 35 lavoratori, di cui 16 in servizio nell’impianto di Pantelleria. “Chiediamo – ha detto Rizzo – che venga predisposto un bando di gara che contenga la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e le eventuali misure per la gestione della fase transitoria. Se la Regione non emanerà il bando gli impianti di Pantelleria, Linosa e Lampedusa rischieranno di chiudere e i dipendenti resteranno senza lavoro”. Forte preoccupazione ha espresso anche il commissario straordinario dell’isola ingegner Giuseppe Piazza che domani sarà a Palermo per sollecitare la pubblicazione del bando di gara. "Ho parlato in mattinata con il capo di gabinetto del Prefetto di Trapani – ci dice l’ingegner Giuseppe Piazza -. Lunedì farò un sollecito direttamente al Presidente della Regione perché venga pubblicato in tempi brevi il nuovo bando di gara. Nel frattempo è necessaria fare qualcosa per evitare che le tre isole rimangano senza acqua potabile".

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