PANTELLERIA: PERICOLO CROLLI LUNGO LA COSTA CAUSA RISCHI DISSESTO IDROGEOLOGICO

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Su una buona parte delle coste di Pantelleria incombe il pericolo di crollo causa rischio dissesto idrogeologico e non è certo una novità. Da alcuni anni, infatti, si sono intensificati gli episodi di crollo lungo le coste rocciose di Pantelleria, le prime ordinanze risalgono ad alcuni anni fa anche se non sempre da parte dei cittadini, turisti e no, c’è stata una precisa osservanza delle disposizioni di legge emanate a tutela dell’incolumità delle persone. Ora però la Capitaneria di Porto ha provveduto ad emanare un nuova ordinanza, che annulla tutta le precedenti, aggiornata nel dettaglio e correlata di fotografie esaustive con la quale si rendono note le zone a rischio e si elencano le disposizioni relative a diversi divieti. Il documento fa riferimento a Piani per l’Assetto idrogeologico (P.A.I.) dell’isola di Pantelleria datati 2007 e 2011 che hanno rappresentato la base per un nuovo minuzioso e dettagliato lavoro di aggiornamento condotto con mappe alla mano e ispezioni in loco. La conclusione ha portato alla decisione di dover dettare disposizioni atte a prevenire incidenti a persone e cose nelle aeree demaniali marittime interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico e negli specchi acquei prospicienti. Molti ricorderanno l’arco di Cala Cinque Denti oggi completamente scomparso dopo il crollo, o la caletta nei pressi del Salto la Vecchia sommersa da enormi massi rovinosamente caduti dalla parete rocciosa. Questi crolli pericolosi si verificano in particolare lungo i tratti di falesie a picco sul mare o con pendenze elevate e roccia altamente fratturata da fenomeni di dissesto riconducibili a fenomeni di crollo, ribaltamento e scivolamento di massi di natura lavica.

Le zone a rischio indicate dal P.A.I. Costiero e dal P.A.I. Continentale sono le seguenti:
 Cala Gadir (per un tratto di 136 mt)
 Punta Carace (per un tratto di 85 mt)
 La Caletta – Punta Zinedi (per un tratto di 998 mt)
 Cala di Levante (per un tratto di 104 mt)
 Caletta Zeglévia
 Le calette – Magazzinazzi (per un tratto di 494 mt)
 Grotta del Formaggio (per un tratto di 552 mt)
 La Ficara (per un tratto di 667mt)
 Porto dietro l’isola (per un tratto di 375 mt)
 Calette dietro l’isola (per un tratto di 230 mt)
 Punta di Bordoliccio
 Salto la Vecchia
 Cala della Polacca (per un tratto di 281 mt)
 Cala di Licata (per un tratto di 505 mt)
 Cala delle Capre (per un tratto di 479 mt)
 Cala delle Pietre Nere (per un tratto di 560 mt)
 cala dello Sballo – Grotta dei Palombi (per un tratto di 456 mt)
 Grotta di Sataria (per un tratto di 100 mt)
 Cala dell’Alca

Nelle zone di mare antistanti queste località e fino ad una distanza di 100 metri dalla costa è vietato l’ancoraggio, la balneazione, la pesca in qualsiasi forma, qualsiasi tipo di attività subacquea e di superficie ed ogni altra attività marittima. E’ inoltre vietato sulle aree demaniali marittime il transito, la sosta e la fermata di persone e mezzi. Secondo l’ordinanza è cura dell’Amministrazione Comunale predisporre una recinzione a lato terra di queste zone e il posizionamento di cartelli indicanti i relativi pericoli e divieti.
L’ordinanza dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria a firma del Tenente di Vascello (CP) Ida Montanaro è la numero 44 del 2012, recuperabile sul sito
www.pantelleria.guardiacostiera.it  
G.C.F.

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LUTTO

Ci ha lasciato la scorsa settimana Antonia Stuppa. Aveva 83 anni. Ai figli Antonio e Miriam, alla sorella Giovanna ed ai nipoti porgiamo le più sentite condoglianze.

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