La presentazione del libro: “Fratelli e sorelle, buona sera” scritto dal vaticanista Fabio Zavattaro, avvenuta presso l’aula magna dell’oratorio San Salvatore di Pantelleria, ha rappresentato un evento molto singolare, carico di emozione e di “profumo”. Per l’intera serata si è avvertita concretamente la presenza semplice e coinvolgente di Papa Francesco, raccontato con altrettanta semplicità ed incisività dall’autore del libro e da Monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo, che si sono alternati fra domande e risposte catturando il pubblico per tutta la serata. E si è di nuovo avuto conferma che “l’effetto Francesco” colpisce anche a distanza, anche in assenza di un contatto concreto e diretto. Un “effetto” che si è riversato sul mondo intero fin dai primi istanti del pontificato di questo Papa che continua a sorprendere, provocando nelle coscienze risvegli repentini e fruttuosi, inattesi e coinvolgenti. Un effetto che nasce come “attenzione che diventa curiosità e si trasforma in partecipazione”, che coinvolge con vigore in un progetto che diventa cammino comunitario anche per chi non ha ancora assaporato il dono della fede.
Monsignor Mogavero ha parlato del “profumo” di Papa Francesco, un’espressione insolita, apparentemente fuori contesto, ma poi è apparso chiaro il riferimento al pastore che segue le proprie pecore, ne condivide gioie e ferite, fatiche e speranze, mescolandosi con il gregge che gli è stato affidato, diventandone parte, assorbendone il profumo e seguendone la scia per non perdere nemmeno una pecora. Un vescovo che sta all’interno del gregge, come pastore guida ma anche come compagno di viaggio che ne condivide il percorso, accollandosi la fatica del cammino. Fabio Zavattaro ha parlato della semplicità con la quale il Papa si rapporta con la comunità di fedeli, una semplicità che non è mai banale, che riesce a scuotere le coscienze, ad entrare in profondità offrendo amore e fiducia. L’autore, sollecitato dalle domande del vescovo Mogavero, ha parlato di un Papa che non ha paura della verità, che si esprime con franchezza, parlando con i gesti prima che con le parole, facendosi comprendere da tutti attraverso un magistero dei fatti. “Basta pensare ai primi tre viaggi compiuti da Papa Francesco – ha spiegato Zavattaro – per comprendere la sua vicinanza ai poveri, agli immigrati, agli abitanti delle periferie dell’esistenza. La prima uscita lo ha visto in visita ad una parrocchia della periferia di Roma, la seconda a Lampedusa, terra di frontiera nel cuore del Mediterraneo, e poi il Brasile, uno stato del sud del mondo. Sono messaggi molto chiari con i quali il Papa chiede a tutti di uscire dal proprio recinto per andare accanto a chi si trova in difficoltà e camminare insieme.”
Molto circostanziate le domande del pubblico che ha cercato di dare un contenuto a questa forza “papale” che ha scosso le coscienze di molti, chiedendosi anche quali potranno essere le risposte che Papa Francesco darà rispetto alle numerose problematiche rimaste in sospeso nella politica della Chiesa: i sacramenti ai divorziati, il celibato sacerdotale, lo Ior, la struttura organizzativa della curia, gli scandali che hanno coinvolto la chiesa, il rapporto con le altre religioni…”
“Francesco guarda alle persone nei valori non negoziabili – ha sottolineato Zavattaro – e all’interno della Chiesa sa ben affrontare le resistenze di chi vede nei cambiamenti un passo troppo lungo.”
“Fratelli e sorelle, buona sera! – La vita, le parole e le scelte di Papa Francesco”: non resta che accogliere l’invito a leggere il libro che ci viene proposto dal Rotary Club di Pantelleria, grazie all’iniziativa fortemente voluta dalla presidente Mimmi Panzarella, La serata è stata davvero speciale. Anche la costante presenza sulla nostra isola di Monsignor Domenico Mogavero ci fa capire che numerosi sono i pastori che da tempo seguono il profumo delle proprie pecore…. forse a volte sono le pecore che non si riconoscono fra loro e che non distinguono il profumo del proprio pastore, troppo frastornate da olezzi griffati che coprono la scia maestra.
Monsignor Mogavero ha parlato del “profumo” di Papa Francesco, un’espressione insolita, apparentemente fuori contesto, ma poi è apparso chiaro il riferimento al pastore che segue le proprie pecore, ne condivide gioie e ferite, fatiche e speranze, mescolandosi con il gregge che gli è stato affidato, diventandone parte, assorbendone il profumo e seguendone la scia per non perdere nemmeno una pecora. Un vescovo che sta all’interno del gregge, come pastore guida ma anche come compagno di viaggio che ne condivide il percorso, accollandosi la fatica del cammino. Fabio Zavattaro ha parlato della semplicità con la quale il Papa si rapporta con la comunità di fedeli, una semplicità che non è mai banale, che riesce a scuotere le coscienze, ad entrare in profondità offrendo amore e fiducia. L’autore, sollecitato dalle domande del vescovo Mogavero, ha parlato di un Papa che non ha paura della verità, che si esprime con franchezza, parlando con i gesti prima che con le parole, facendosi comprendere da tutti attraverso un magistero dei fatti. “Basta pensare ai primi tre viaggi compiuti da Papa Francesco – ha spiegato Zavattaro – per comprendere la sua vicinanza ai poveri, agli immigrati, agli abitanti delle periferie dell’esistenza. La prima uscita lo ha visto in visita ad una parrocchia della periferia di Roma, la seconda a Lampedusa, terra di frontiera nel cuore del Mediterraneo, e poi il Brasile, uno stato del sud del mondo. Sono messaggi molto chiari con i quali il Papa chiede a tutti di uscire dal proprio recinto per andare accanto a chi si trova in difficoltà e camminare insieme.”
Molto circostanziate le domande del pubblico che ha cercato di dare un contenuto a questa forza “papale” che ha scosso le coscienze di molti, chiedendosi anche quali potranno essere le risposte che Papa Francesco darà rispetto alle numerose problematiche rimaste in sospeso nella politica della Chiesa: i sacramenti ai divorziati, il celibato sacerdotale, lo Ior, la struttura organizzativa della curia, gli scandali che hanno coinvolto la chiesa, il rapporto con le altre religioni…”
“Francesco guarda alle persone nei valori non negoziabili – ha sottolineato Zavattaro – e all’interno della Chiesa sa ben affrontare le resistenze di chi vede nei cambiamenti un passo troppo lungo.”
“Fratelli e sorelle, buona sera! – La vita, le parole e le scelte di Papa Francesco”: non resta che accogliere l’invito a leggere il libro che ci viene proposto dal Rotary Club di Pantelleria, grazie all’iniziativa fortemente voluta dalla presidente Mimmi Panzarella, La serata è stata davvero speciale. Anche la costante presenza sulla nostra isola di Monsignor Domenico Mogavero ci fa capire che numerosi sono i pastori che da tempo seguono il profumo delle proprie pecore…. forse a volte sono le pecore che non si riconoscono fra loro e che non distinguono il profumo del proprio pastore, troppo frastornate da olezzi griffati che coprono la scia maestra.
Giovanna Cornado Ferlucci
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