PISCINE? QUESTIONE DI SENSIBILITA’

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Caro Direttore
consentimi di replicare al signor Brensacchi.

Gentile Sig. Brensacchi,
più che sbraitare io pongo una questione che nasce dalla mia consapevolezza e conoscenza dell’isola nonchè da un amore smisurato per Pantelleria ma anche per quel senso del “bello” di cui tanto sete ha il mondo.
Lei credo avrà viaggiato e visto quanto certe emozioni siano più significative laddove il paesaggio non è privato della sua identità.
Frequento le Dolomiti e potrei prendere come esempio quelle che a parere di un famoso e bravo scalatore (Messner) sono le montagne più belle del mondo. Provi ad andare in certi luoghi delle dolomiti dove la valle ha lasciato il posto a seggiovie, cabinovie e hotel caotici. Una volta visitate queste valli, provi ad andare in altre dove le seggiovie non hanno invaso l’armonie del silenzio delle guglie. Poi mi dirà in quale valle avrà avuto l’ispirazione di scrivere un bel pensiero, una poesia, oppure la semplice ispirazione di dare un bacio alla sua compagna.
Il problema delle piscine è un problema che nulla ha a che vedere con altri problemi che lei elenca e che meritano, come giustamente sostiene, una regolamentazione.
Questione di sensibilità?
Di certo questa sensibilità non si dimostra dando per sbraitante ad una persona che ama l’isola sinceramente.
Provi a piantare dello zibibbo oppure dei semplici alberi autoctoni, vedrà che le daranno maggiori soddisfazioni rispetto ad una nuotata in piscina fra l’altro (a mio parere) meno rilassante di un tuffo in mare.
Giuseppe Ferreri
capitanzibibbo@yahoo.it  

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