RIVISTO IL REGOLAMENTO DELLA T.A.R.S.U. E APPROVATE LE NUOVE TARIFFE

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Il Consiglio Comunale ha rivisto il regolamento per la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, la T.A.R.S.U., con il quale viene definita la tipologia dei rifiuti, delle superfici e degli immobili tassabili. Nel regolamento sono altresì elencati i locali e le aeree escluse da tassazione quali ad esempio le aeree verdi o alcune tipologie di aree pertinenziali, ripostigli, lavanderie, legnaie e simili. Sono poi riportate le modalità di calcolo delle superfici tassabili e la casistica delle riduzioni, quale ad esempio quella del 30% nel caso di abitazioni con unico occupante o nel caso di abitazioni adibite ad uso stagionale, limitato e discontinuo (seconde case), a condizione che tale destinazione sia comprovata nella denuncia originaria. Allo stesso modo, al fine di promuovere le attività culturali e sociali, la tariffa risulta ridotta del 30% per le superfici occupate dalle organizzazioni di volontariato, costituite esclusivamente per fini di solidarietà. Un capitolo a parte contiene poi l’elenco dei locali che sono esenti dalla tassa, quali ad esempio tutti i locali adibiti ad asili comunali e regionali nonché quelli adibiti a scuola e a qualsiasi culto. Viene chiarito che il gettito complessivo della tassa non può superare il costo del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani da cui vanno in ogni caso escluse le spese di gestione del tributo, né può essere inferiore al 50 per cento di esso.
Dopo la modifica del regolamento che ha previsto l’adeguamento alle nuove normative, il Consiglio Comunale ha provveduto a definire le nuove tariffe per l’anno 2012. Il dottor Fabrizio Maccotta, capo del settore economico finanziario, ha dichiarato: “Con queste modifiche si vuole rimediare ad alcune incongruenze del passato, quali ad esempio il mancato inserimento degli ospedali nelle categorie delle strutture che beneficiano dell’esenzione e nello stesso tempo si intende dare risposte ad alcune categorie che in questo periodo sono in uno stato particolare di sofferenza a causa della crisi economica legata anche al settore del turismo. Lo spirito è quello di applicare una certa equità fiscale, andando ad abbassare le tasse che si sono rivelate eccessivamente onerose per alcune categorie e contemporaneamente spalmarle su altre categorie che in precedenza non erano inserite in alcuna tabella.”
Nella delibera è dichiarato che si è ritenuto necessario procedere ad una revisione delle tariffe relative alle categorie degli alberghi con ristorazione e senza ristorazione, alle categorie delle discoteche e sale giochi. In considerazione del fatto che tali strutture conoscono un turismo concentrato nelle sola stagione estiva, era prevista in passato la riduzione del 50% della tariffa solo a fronte della presentazione di un’istanza all’Ufficio Tributi che indicasse le presenze rilevate durante il semestre invernale che non dovevano superare il 30%. Molte richieste non venivano fatte nei tempi e nei modi corretti, la burocrazia non facilitava la presentazione delle istanze e spesso si creavano oneri gravosi per le strutture, non corrispondenti al reale utilizzo dei locali. Con il nuovo regolamento tale riduzione viene applicata automaticamente, non c’è quindi bisogno di alcuna richiesta e le strutture hanno la possibilità di tenere aperte le strutture anche d’inverno, senza incorrere in aumenti della tariffa. E’ stata rivista anche la tariffa relativa alla categoria delle autorimesse, magazzini senza vendita, rimessaggio, delle aree scoperte commerciali relative all’attività edile, di falegname, idraulico e simili perchè valutata troppo onerosa, in quanto applicabile a superfici di ampia metratura. Queste due operazioni di riduzione della tariffa hanno comportato quindi la previsione di un minor gettito che verrà compensato dal maggiore introito a seguito dell’abolizione della riduzione del 30% prevista in passato per l’utilizzo delle compostiere. Da alcuni controlli è infatti risultato che molti cittadini usufruivano di tale riduzione senza però metter in atto le relative azioni di compostaggio.
Nel testo della delibera sono poi riportati i dettagli delle tariffe distinte per tipologia di utenza, si parte da un minimo di euro 1,65 per metro quadro per le utenze domestiche, per passare a euro 5,85 delle attività artigianali di produzione beni specifici, cantine, frantoi, a euro 5,80 degli uffici, agenzie, studi professionali, a euro 8,25 dei bar, caffè, pasticcerie, gelaterie, fino ad un massimo di euro 12,30 delle banche e istituti di credito.
Le nuove tariffe sono da considerarsi attive dal 1° gennaio 2012. Nel Bilancio comunale è riportata un’entrata di euro 1.845.000,00 pari al 77,43 % della spesa definita in euro 2.382.925,03.
Giovanna Cornado Ferlucci

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