Uno strazio infinito, un dolore sconvolgente che pesa su tutta la frazione di Scauri dove si è consumata la tragedia. Tanti gli amici che vorrebbero abbracciare Franco e Gilda, molto conosciuti e benvoluti all’interno della comunità, ma prevale il rispetto per un’angoscia indicibile. Agenti dell’Arma dei Carabinieri e personale del Soccorso Sanitario, giunti sul posto, agiscono con tatto e professionalità, un lavoro ingrato quanto necessario, ma anche per loro risulta difficile controllare la commozione, sono visibilmente toccati dall’accaduto. Alcuni amici particolarmente legati alla giovane coppia si avvicinano increduli e sconvolti e condividono un dolore che pesa come un macigno. Tutto pare essersi fermato attorno a quel luogo dove un ultimo, dolce sorriso ha accolto il ritorno da una battuta di caccia dell’affettuoso e premuroso papà. Manuel era un bambino splendido, benvoluto da tutto i suoi amici che sempre lo sceglievano come compagno di gioco ideale perchè capace e rispettoso… splendido come lo può essere un bimbo di cinque anni aperto ad una vita piena di promesse. Non c’è pace, non ci può essere pace di fronte ad una tale tragedia.
La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio delle autorità giudiziarie: un magazzino vicino a casa, un vecchio fucile con un colpo in canna dimenticato, la casualità del bimbo nelle vicinanze, uno sparo che nessuno avrebbe mai voluto sentire. Un disperato grido d’aiuto del padre e un crudele destino che si compie impietoso. Pantelleria, attonita e sconvolta, attende il ritorno di Manuel per un ultimo affettuoso abbraccio con mamma, papà e Francesca che tanto lo amano.
Giovanna Cornado Ferlucci
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