Egregio Direttore, cari concittadini e lettori tutti,
la nostra isola, nonostante i continui sforzi istituzionali, non sembra riuscire ad avere pace ed il permanere di tante criticità, certamente non aiuta nessuno ad affrontare con serenità la vita quotidiana.
Ho sempre sostenuto che la difficile realtà economica dell’Italia, non può essere dimenticata o non considerata dai cittadini di Pantelleria che, giustamente, lamentano tutte quelle carenze che dovrebbero non esistere. Ritengo comunque che bisogna essere consapevoli e non egoisti pensando solo a noi stessi, della dura realtà e con pazienza, impegno costante e determinazione, cercare, per quanto possibile, di affrontare ogni singola tematica ed augurarci tutti insieme di riuscire gradualmente a venirne fuori.
Purtroppo quello che ognuno di noi avrebbe voluto risolvere molti anni fa, continua ad essere sempre una costante carenza, ma ritengo che se, finalmente, ognuno per le loro competenze riuscirà ad affrontare con la massima attenzione e considerazione le varie tematiche, queste, una per volta, possano trovare soluzioni a scadenza programmata e non più in continue emergenze/elemosine.
Abbiamo visto in questi giorni che l’impegno, la collaborazione e l’unione di tutti, sembra avere finalmente dato fine alla problematica del punto nascita che, mi auguro nei prossimi giorni possa essere archiviata definitivamente. Evidentemente questo è un primo segnale, ovviamente bisognerà cominciare ad affrontare altre tematiche attinenti la sanità, mentre purtroppo, ancora non si intravedono sbocchi rapidi sul problema trasporti marittimi, che dovrebbe darci delle certezze solo dopo l’approvazione del bilancio regionale, oltre che un costante monitoraggio del servizio lacunoso che ad oggi viene offerto dalla Compagnia delle Isole che, ad onor del vero, sembra finalmente avere condiviso le nostre perplessità ed ha assicurato il massimo impegno per cercare di trovare idonea soluzione.
Ritengo, in questa fase, di dovermi soffermare su questi punti, in quanto siamo coscienti che i problemi sono infiniti, e non è certo questo il momento di elencarle tutte.
Ancora una volta, ribadisco la mia piena disponibilità al dialogo, al confronto e soprattutto ad accettare tutti quei suggerimenti che possono aiutare ad affrontare le infinite problematiche che ci attanagliano.
Concludo augurando a Lei, alle Autorità Civili, Religiose e Militari, a tutti i lettori e rispettive famiglie ed alla cittadinanza tutta, una Serena Pasqua di pace e speranza che non deve mai venire meno, neanche nei momenti più difficili.
Il Presidente del Consiglio
Giuseppe Spata
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