LE PRESTAZIONI DEL PRONTO SOCCORSO

Download PDF

Gent.mo Direttore,
in qualità di Direttore del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero, mi corre l’obbligo fornire alcune precisazioni in merito alla News 12212 del 23/08/2013 dal titolo altisonante ed allarmante: “Al Pronto Soccorso dell’Ospedale non si fanno iniezioni”.
Il Pronto Soccorso, come forse non tutti sanno, è il servizio dedicato alle urgenze ed alle emergenze sanitarie. Deve rivolgersi al Pronto Soccorso: una persona che si trova in condizioni cliniche di possibile immediato pericolo di vita; una persona che, se non sottoposta a terapie mediche specifiche in breve tempo, potrebbe incorrere in elevati rischi per la propria salute; una persona con danno traumatico o con sintomi acuti che interferiscono con le normali attività. Non ci si deve rivolgere al Pronto Soccorso: per evitare liste di attesa nel caso di visite specialistiche non urgenti, per ottenere la compilazione di ricette, per ottenere controlli clinici non motivati da situazioni urgenti, per evitare di interpellare il proprio medico curante, per ottenere prestazioni che potrebbero essere erogate presso servizi territoriali (Medico di Famiglia, Poliambulatori, Guardia Medica), per comodità, per abitudine, per evitare il pagamento di ticket.
Nel caso denunciato, si trattava di una prestazione non urgente (iniezione intramuscolare non salvavita) esito di un percorso terapeutico programmato (il paziente aveva con se tutto l’occorrente). Per tali situazioni, il nostro Presidio Ospedaliero dispone di un ambulatorio infermieristico dedicato operante i giorni feriali dalle ore 08:00 alle ore 14:00. Nella fattispecie quindi, l’operatore sanitario interpellato non ha fatto altro che suggerire il percorso alternativo. Mi viene infine riportato dall’infermiere interessato che nel contempo però, egli aveva avuto premura di informare l’utente circa la fattibilità della prestazione anche in regime di Pronto Soccorso ma che, trattandosi appunto di prestazione non urgente, sarebbe stata sottoposta al pagamento del relativo ticket, in ottemperanza alla Legge Finanziaria 2011 (D.L. 98 del 6 luglio 2011) recante disposizioni sui ticket sanitari. A questo punto il paziente, reso edotto delle superiori disposizioni di legge che per detta prestazione imponevano il pagamento del ticket, si allontanava indispettito promettendo che: “Così come ho fatto di tutto nel passato per mantenere aperto questo Ospedale, nel futuro agirò di conseguenza”.
Preciso infine che al contrario, se fossi venuto a conoscenza di una prestazione sanitaria eseguita senza attenersi alle normative vigenti e cogenti, l’operatore sanitario coinvolto sarebbe incorso in un provvedimento disciplinare e successivamente denunciato per danno erariale.
Dr. Giuseppe Azzaro
Direttore ff UOC Medicina d’Urgenza P.O. Pantelleria

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*