”I GEMELLAGGI SONO LA STRADA PIU’ SICURA PER IL TURISMO PANTESCO”

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Caro Direttore,
io prima aprivo strade (e gli altri le percorrevano spesso ringraziandomi col buttarmi fuori strada, oggi purtroppo ho superato i 72 anni).
Tanti anni orsono, ho stimolato il primo gemellaggio con la cittadina più vicina (Kelibia), ma poi non si è più tentato alcun gemellaggio, soprattutto con cittadine Scandinave i cui abitanti da novembre a marzo sognano dei giorni di luce e sole all’aperto ed a contatto con la natura che sanno fruire ed apprezzare e che noi in abbondanza possiamo offrire loro e così si avrebbe nuova e qualificata clientela per il benessere di Pantelleria soprattutto nei mesi per noi “morti”.
Oggi abbiamo un Sindaco ed un’Amministrazione Comunale che può benissimo ottemperare ai suoi compiti istituzionali, magari “correggendo”, se necessario, eventuali storture socio-economiche.
Qualcuno asserisce che elemento indispensabile per la qualità di vita è la capacità (soprattutto politica) di sapere creare armonia tra le varie classi sociali e cioè saper far convivere anche i poveri con i ricchi dando a ciascuno la possibilità di una vita senza eccessivi contrasti tra le varie classi sociali.
Qualcuno dice che non bisogna far nulla per equilibrare l’economia (soprattutto politicamente) poiché è autoregolante l’incontro della domanda e dell’offerta.
Altri dicono che l’edonismo dei ricchi e dei commercianti è compensativo per gli altri che, grazie a loro, riescono a trovare lavoro, beni e merci per il soddisfo delle loro esigenze.
Dopo queste premesse che giudicherete farneticanti ma che per necessità debbo contenere al massimo ed in poche frasi, passo ad esporre:
1) Pur conoscendo l’esasperato individualismo degli isolani ed in Particolar modo di noi Panteschi, DOBBIAMO riuscire a far PARTECIPARE alle possibili iniziative da intraprendere, la quasi totalità delle aziende che operano nel territorio anche con sacrifici economici in base ai rispettivi fatturati che servirebbero per eliminare poco alla volta il degrado dell’isola in sinergia con le amministrazioni pubbliche e per QUALIFICARE il prodotto turistico PANTELLERIA da proporre nei mercati ove potenzialmente esiste la domanda del nostro prodotto.
2) I gemellaggi sono la strada SICURA per il successo coinvolgendo anche le organizzazioni turistiche delle cittadine (ubicate a ridosso di grandi città con aeroporto per cointeressare la compagnia locale che dovrebbe operare i voli) con cui riuscire a gemellare Pantelleria (basterebbe un gemellaggio all’anno per una dozzina di anni); è ovvio che i Sindaci e le varie autorità Debbono, conditio sine qua non, esserne parte attiva.
3) l’esasperato edonismo è riuscito a far “conquistare” il consorzio Pantelleria Island a pochi operatori turistici dell’isola che, grazie alle perdite iniziali di una ventina di soci ed al loro allontanamento, hanno potuto spadroneggiare; ma oggi, dovremo per fare quanto sopra, trovare accordi anche se non vorremmo sederci allo stesso tavolo. E’chiaro che le organizzazioni turistiche di Pantelleria dovrebbero fruire di eventuali clienti che arriverebbero da questi mercati che andremmo ad attivare, direttamente proporzionali ai letti posseduti ed al proprio fatturato coinvolgendo altresì ristoranti e cantine e barcaioli nella divisione dei “pani”.
4) Imprese, privati, associazioni, forestale, comune, dovranno impegnarsi a trovare spazi pubblici da riqualificare e manutentare per la fruizione poiché se è vero che un buon Dio ha fatto il mondo per farlo fruire all’uomo, spetta a quest’ultimo il diritto-dovere di migliorarlo rispettandone la originaria vocazione.
(se il vulcano in tempi diversi distrugge ed uccide, oggi può donare all’uomo il termalismo che l’uomo dovrà usare con rispetto ed equilibrio. Lo stesso dicasi per la riqualificazione della degradata Arenella e del lago che con non molti sacrifici di aziende e privati volenterosi, si possono strappare al degrado ed incuria.
5) credo altresì che in non molto tempo, il Comune potrebbe riuscire ad imporre ai privati di sistemare le aree del centro abitato entro pochi anni, pena l’esproprio ed la susseguente messa all’asta delle aree da sistemare.
E’ chiaro che queste quattro righe vogliono solo essere uno spunto per stimolare l’inizio di un percorso difficile ma entusiasmante che UN GRUPPO DI GIOVANI POTREBBE ATTUARE con l’aiuto e la disponibilità del Direttore di Pantelleria Internet ed i consigli di alcuni anziani.
Possiamo cominciare a “sognare” incontrandoci qualche pomeriggio per poi magari cenare assieme piacevolmente?
Cordialità,
Salvatore Puccio

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