Domenica 22 settembre 2013 ore 17.30, presso il bar Tiffany in Piazza Castello, si terrà un singolare appuntamento: tutte le donne di Pantelleria sono invitate a bere un thè tunisino, offerto dalla CCDS (Controcarretta della Speranza) appena rientrata dalla Tunisia. Alcuni artisti di questo gruppo, che hanno fatto diverse iniziative sul territorio per raccontare, documentare, far discutere e riflettere sui “viaggi della speranza”, sono da poco rientrati dal viaggio effettuato al contrario: partenza da Pantelleria ed arrivo sulle coste tunisine. Un’esperienza singolare vissuta anche da Pamela Barberi che si trova sulla nostra isola dal 28 luglio e che all’interno del gruppo della Controcarretta si sta dedicando alla raccolta di articoli che parlano di questi viaggi di migrazioni che non sempre purtroppo hanno un lieto fine. Una rassegna stampa che vuole tentare di quantificare il fenomeno, ma evidenziare anche che non tutto è documentato. In Tunisia, Pamela ha incontrato un gruppo di giovani, dall’età compresa tra i 16 e i 22 anni, che stavano manifestando contro la politica e con loro ha parlato delle problematiche che sono alla base di queste traversate clandestine.
“A Kelibia, città visitata dalla Controcarretta durante il soggiorno in Tunisia, nella maggior parte dei bar le donne arabe non possono entrare – racconta Pamela -. Noi donne occidentali sì. E’ stata un’esperienza molto particolare, immaginavo un paese diverso da quello che ho trovato…ma vivere direttamente l’esperienza del contatto con queste persone che cercano di fuggire da una realtà di violenza e di negazione dei diritti ti fa capire tante cose. Mi ha colpito molto il divieto per le donne arabe di entrare nei bar che quindi risultano frequentati da soli uomini. Il thè al Tiffany, un bar frequentato prevalentemente da uomini e così esposto sulla strada, vuole essere un momento di incontro e di riflessione sulla questione della donna nei paesi arabi.”
In queste comunità d’oltre mare, sorseggiare il thè rappresenta una pausa particolare nella giornata, un momento di condivisione, di ascolto e di racconto. Domenica al Tiffany, sorseggiando il thè, si potrà parlare, confrontarsi o semplicemente riflettere in silenzio… ascoltando l’altra.
G.C.F.
“A Kelibia, città visitata dalla Controcarretta durante il soggiorno in Tunisia, nella maggior parte dei bar le donne arabe non possono entrare – racconta Pamela -. Noi donne occidentali sì. E’ stata un’esperienza molto particolare, immaginavo un paese diverso da quello che ho trovato…ma vivere direttamente l’esperienza del contatto con queste persone che cercano di fuggire da una realtà di violenza e di negazione dei diritti ti fa capire tante cose. Mi ha colpito molto il divieto per le donne arabe di entrare nei bar che quindi risultano frequentati da soli uomini. Il thè al Tiffany, un bar frequentato prevalentemente da uomini e così esposto sulla strada, vuole essere un momento di incontro e di riflessione sulla questione della donna nei paesi arabi.”
In queste comunità d’oltre mare, sorseggiare il thè rappresenta una pausa particolare nella giornata, un momento di condivisione, di ascolto e di racconto. Domenica al Tiffany, sorseggiando il thè, si potrà parlare, confrontarsi o semplicemente riflettere in silenzio… ascoltando l’altra.
G.C.F.
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