LE CERAMICHE DE SIMONE DA OLTRE VENTI ANNI IN GIAPPONE NEL NEGOZIO ”GIRASOLE” DI TOKYO

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Un paio di settimane fa abbiamo invitato nella nostra casa di Hong Kong una cara coppia di amici Giapponesi a pranzo, ovviamente tra le pietanze non potevano mancare i capperi della Cooperativa Agricola Produttori Capperi  di Pantelleria  a guarnire il salmoriglio a base di olio limone e origano, rigorosamente del terreno di scauri per ammorbidire il pesce di provenienza Siciliana. Un piatto particolarmente apprezzato è stato la pasta con il paté’ di capperi e l’immancabile formaggio di ricotta salata grattato su  un letto di  mandorle e pistacchi tostati e sminuzzati, il pranzo è finito con l’insalata pantesca ben condita e servita in ciotole monoporzione come si usa a Pantelleria, il tutto innaffiato dal vino zibibbo in purezza, il Lligria (Allegria) di Cantina Valenza che anche a 10.000 Km da contrada Monastero sprigiona quel magico bouquet che tanto ricorda la nostra cara isola.
Probabilmente i lettori si staranno chiedendo perché’ racconto tutto ciò? Bene, la ragione è che il mio ospite e sua moglie oltre a gustare le pietanze sapientemente preparate dall’unica pantesca con vero sangue pantesco nelle vene, residente a Hong Kong, hanno ammirato i piatti di portata della Ceramica De Simone che sono negli anni diventati un “ must” in ogni dammuso di panteschi e turisti e…. qualche volta anche nelle case di città di Milano, Roma, Verona, o…. Hong Kong.
Il mio amico Sam e sua moglie, amanti dell’Italia e dei suoi sapori, ci hanno chiesto, dove avrebbero potuto comprare queste ceramiche per adornare la loro cucina di Tokyo, e dare quindi “più gusto” alle loro pietanze con piatti così belli e colorati.
Spiegavo che la produzione è rigorosamente artigianale, che tutti i piatti sono fatti a mano e decorati da sapienti artigiani cresciuti alla scuola del nobile Maestro Giovanni Desimone sin dagli anni 60 dello scorso secolo, che non esiste una vera e propria produzione e distribuzione internazionale, che Ceramiche De Simone è una piccola realta’ locale Siciliana, forse ben radicata in Sicilia e a Pantelleria ma che a Hong Kong o in Giappone è impossibile trovare tali ceramiche. Promettevo quindi che al mio prossimo soggiorno a Pantelleria gli avrei senz’altro portato un bel piatto, magari rappresentante i dammusi di Pantelleria.
Finito il pranzo e congedati i nostri ospiti, cerco su internet il sito della Soc. Palermitana, con una certa sorpresa costato che Ceramiche De Simone non è per niente una piccola azienda. Pur mantenendo la produzione rigorosamente artigianale con decorazione fatta a mano, hanno una ben organizzata rete commerciale principalmente in Sicilia ma anche in Italia e all’estero, ma soprattutto scopro che hanno un negozio a Tokyo, come sono felice di essermi sbagliato!
Telefono immediatamente al mio amico e gli comunico la notizia dicendo che saremmo andati insieme a scegliere i piatti nel mio prossimo viaggio in Giappone.
Domenica ero a Tokyo e ho colto l’occasione della giornata a disposizione per andare a vedere questo negozio nel quartiere di Nakameguro, una bella zona residenziale con tanti negozietti e ristorantini tipici di cui molti propongono le specialità italiane.
Il negozio non è molto grande ma è sicuramente molto ben fornito con decine di differenti piatti di portata, vasi, portalampade, ciotole e tutta la colorata produzione di De Simone.
Faccio la conoscenza di Natsumi Obata, la giovane commessa che gestisce il negozio, per conto di Suzuko san, la proprietaria del GIRASOLE, così si chiama la Soc. che vende le ceramiche di De Simone in Giappone.
Chiacchierando con Natsumi scopro che il negozio è aperto dal 1993, che Suzuko san è stata varie volte a Palermo ospite della famiglia De Simone e che ora è impegnata in un tour di presentazioni in giro per il Giappone, oggi a Fukuoka e settimana ventura a Osaka a presentare le ceramiche che tanta curiosità e interesse hanno nel paese del sol levante.
Natsumi conosce molte parole in italiano, grazie al suo lavoro e al marito che lavora come Chef in un ristorante italiano a poca distanza dal suo negozio. Mi spiega che ha visto tante fotografie e filmati di Pantelleria che vorrebbe un giorno venire a visitare la nostra isola.
Chiedo quali siano i clienti tipici di questi prodotti così particolari, mi dice che sono giovani coppie giapponesi che entrano nel negozio e comprano uno o due pezzi alla volta, ma che anche tanti ristoranti e trattorie italiane in Giappone acquistano pezzi più grandi e importanti da appendere alle pareti e poi, alcuni collezionisti nel corso degli anni hanno acquistato decine e decine di pezzi.
Le chiedo quindi perché’ secondo lei queste ceramiche hanno così successo, sorridendo, Natsumi dice, ma che domanda, ma perché’ sono piatti bellissimi, colorati, e soprattutto unici, non esiste niente di simile in Giappone e ai giapponesi piacciono le cose che sono uniche, preziose e di nicchia.
Fa davvero molto piacere vedere che anche le piccole aziende Siciliane dai forti legami con Pantelleria abbiano trovato la loro nicchia sui mercati internazionali e che tali prodotti siano apprezzati in mercati così lontani. Il mio amico Sam ha così trovato vicino a casa dove acquistare i piatti di portata per la sua nuova casa di Tokyo anche se, prima o poi, riuscirò a portarlo  a Pantelleria a visitare l’isola più bella del mondo.
Domenico Antico

Nella Foto Natsumi Obata all’ingresso del negozio il Girasole a Tokyo

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