Non cè pace per il nostro mare!
La società Four Winds diventata nel frattempo C&C Consulting Engeneering srl è tornata all’attacco dei banchi del nostro canale di Sicilia riproponendo il progetto di 38 mega torri eoliche con pale di 120 metri. Il progetto che aveva già avuto esito negativo dal VIA min. Ambiente nel 2011 è stato modificato nella soluzione degli ancoraggi per profondità oltre 75 metri ma nella sostanza rimane invariato disattendendo i pericoli di danneggiamento e distruzione degli habitat mediterranei a massima biodiversità dei nostri banchi del Canale.
Già tale importanza, riconosciuta da vari convegni internazionali (per quanto valgano) e sottoscritti da tutti gli stati mediterranei (ma mai niente è proseguito) è stata ultimamente dimostrata inequivocabilmente dal parere negativo alle trivellazioni della famosa Audax Energy d364crax. In quella occasione il parere del Ministero Ambiente fu negativo alle ricerche petrolifere che interessavano l’area del banco Pantelleria proprio per massima importanza di biodiversità.
Come è possibile adesso che sulla stessa area si pensi di impiantare un cantiere per erigere 38 mega torri eoliche piantate nella roccia dei banchi e un cavidotto sino a Selinunte senza impattare negativamente con l’ambiente naturale e danneggiare sicuramente anche la pesca? Senza parlare dell’esosità del progetto, dei costi, continue manutenzioni e pericoli incidenti nell’area più trafficata da navi di tutto il mediterraneo?
Tra l’altro il Comune di Pantelleria non è stato considerato tra quelli interessati ad essere avvisati anche se credo dovrebbe contribuire ad esprimere il proprio parere se non altro per il banco che porta proprio il nome Pantelleria.
Francamente mi domando come sia umanamente possibile solo progettare una bestialità simile e quali interessi palesi o reconditi si nascondano.
Sul sito del ministero ambiente che copio qui sotto potete vedere tutto il progetto e inviare le vostre osservazioni di questo ennesimo attentato al Mediterraneo.
A norma di legge l’Avviso al pubblico è apparso sul giornale di Sicilia il 2 novembre scorso
http://www.va.minambiente.it/ricerca/dettaglioprogetto.aspx?ID_Progetto=301
Alberto Zaccagni
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