ASSENTE L’INDUSTRIA SICILIANA E PANTESCA

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Grande assente alla fiera del vino di Hong Kong l’industria vinicola Siciliana e Pantesca.
Si è svolta ad Hong Kong la 4’ edizione dell’ Hong Kong international Wine and Spirit fair, la fiera del vino, forse la più importante d’Asia dove convergono da tutto il mondo produttori e distributori a promuovere i propri vini.
E’ una vetrina completa per l’industria vinicola, che abbraccia tutti gli aspetti della catena di fornitura: vini pregiati, vini da tavola e dessert, logistica e stoccaggio, attrezzature e accessori, investimenti e formazione.
E’ una fiera internazionale a tutti gli effetti, che attrae espositori e buyers da ogni angolo del globo. L’edizione del 2011 ha visto una partecipazione record di oltre 900 espositori provenienti da trentasette nazioni, promuovendo vini del vecchio e del nuovo mondo. Anche il numero dei visitatori ha rappresentato un nuovo record per la fiera con più di 19.000 buyers provenienti da settantuno paesi: un aumento del 37% rispetto al 2010.
Non sono ancora disponibili i dati definitivi per l’edizione 2012 ma si prevede un significativo incremento sia di espositori che di buyers.
Hong Kong è incomparabile per una serie di ragioni, per gli operatori ciò che conta è la sua ubicazione in Asia e il suo ruolo di HUB commerciale che non teme confronti. La sua vicinanza geografica ai mercati asiatici in forte espansione, affiancata da una serie di servizi e infrastrutture fondamentali nel campo finanziario, delle comunicazioni e del trasporto, la rendono il luogo ideale per l’apertura ed il presidio dei mercati asiatici soprattutto da quando un paio d’anni fa sono state azzerate le tasse di importazione su vino e liquori .
Mentre il mercato del vino e degli alcolici nella Cina continentale è in continua crescita, Hong Kong si rinforza nel suo ruolo di facilitatore del business in questa regione. Hong Kong non solo rappresenta la via di accesso unica, ma gode anche di un rapporto privilegiato con la Cina Continentale.
L’Italia era presente con la corazzata dei consorzi toscani, il consorzio del Chianti, del Brunello di Montalcino, del Chianti Classico, ed in pompa magna il consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con cui la soc. www.Cavalierino.it si è aggiudicata il premio come terzo miglior vino italiano 2010 secondo la guida di Luca Maroni con il suo Chiccheo (Cabernet / Merlot) oltre che la medaglia di bronzo della prestigiosa competizione internazionale di Cathay Pacific. La regione Veneto e la regione Emilia Romagna erano presenti in forze promuovendo i loro vini ad un grande pubblico di importatori della regione .
Dispiace segnalare l’assenza della partecipazione all’importante evento, dei produttori panteschi e siciliani, anche di quelli più grandi e strutturati.
Peccato, un’altra occasione persa allo sviluppo di una terra meravigliosa come dei suoi prodotti. I vini siciliani ed in particolare i vini panteschi potrebbero avere un ottimo riscontro di pubblico e di mercato. Altre regioni e nazioni incontrastate dagli ottimi prodotti Panteschi hanno occasione di sviluppare e consolidare ulteriormente la propria presenza in Asia.
Lancio una proposta per i produttori Panteschi, la partecipazione alla fiera del vino edizione 2013 con uno stand dedicato a Pantelleria e ai suoi meravigliosi prodotti. Per i piccoli produttori può essere una spesa non sostenibile l’andarci da soli ma organizzandosi in gruppo i costi si riuscirebbero sicuramente ad abbattere e l’unione fa la forza esattamente come fanno i consorzi toscani! Mi rendo eventualmente disponibile ad aiutare localmente nell’organizzazione e al coordinamento dell’evento in Fiera, per organizzare incontri con gli importatori e distributori sia di Hong Kong e Macao che Cinesi ed eventualmente Giapponesi. L’organizzazione di una cena evento dove oltre ai vini possa essere presentata l’isola con le sue attrazioni gastronomiche, paesaggistiche e storico culturali.
Questo potrebbe essere un altro importante spunto d’interesse e potenzialmente di forte richiamo turistico, delle popolazioni locali per un’Italia ancora sconosciuta e fuori dagli intinerari classici che sarà oggetto di un prossimo articolo.
La proposta è stata lanciata, spetta ora ai produttori panteschi raccogliere “ la sfida” e provare a conquistare i ricchi mercati Asiatici.
Domenico Antico

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