Una studentessa sale senza abbonamento ed il pullman si blocca. E’ successo alle 7.20 di questa mattina quando l’autobus di linea partito regolarmente da Rekhale, si è fermato a Scauri per raccogliere anche gli studenti che dovevano recarsi a scuola nel capoluogo… ma non è ripartito.
Qualcosa non funziona, forse un guasto o forse un imprevisto, sull’autobus ci sono anche adulti che devono recarsi al lavoro. Sul pullman è salita una studentessa al primo anno della scuola superiore senza abbonamento e secondo le regole non può viaggiare. La ragazza mostra un documento d’identità, la copia della denuncia fatta per lo smarrimento dell’abbonamento avvenuta qualche giorno prima e il tagliando mensile di controllo riferito al mese di percorrenza che deve essere obliterato ogni volta che lo studente sale sull’autobus. L’autista ha però disposizioni precise dalla ditta titolare del servizio: senza abbonamento non si può viaggiare e si deve pagare il biglietto, la ragazza non vuole scendere dal mezzo e l’autista, dopo avere sentito la titolare della ditta Autotrasporti per la conferma dell’atteggiamento da mantenere, rimane fermo come gli viene ordinato. Arriva il padre della ragazza, Giovanni Maccotta, che ritiene che la figlia abbia diritto di viaggiare considerato che l’abbonamento, pur se perso, è stato pagato e che la denuncia di smarrimento è stata regolarmente presentata. Alcuni passeggeri scendono dall’autobus in cerca di un passaggio per recarsi al lavoro. Sono le 8,45, arriva sul luogo una pattuglia dei carabinieri che verifica la situazione, l’autobus riprende il suo percorso e il padre della studentessa si ferma per riferire la sua posizione ai due carabinieri intervenuti. “E’ davvero assurdo – dichiara Maccotta – che si sia interrotto un pubblico servizio, c’erano studenti che dovevano recarsi a scuola e altre persone che stavano andando al lavoro. Quando mia figlia ha perso l’abbonamento sono andato alla sede dell’ACP con la copia della denuncia per chiedere un duplicato ma mi è stato detto che avrei dovuto pagare un nuovo abbonamento di 99,00 euro oppure pagare il biglietto della corsa, nella speranza che si ritrovasse il documento. Mi è sembrata una storia assurda, tutti hanno sentito la telefonata con la quale la Signora Ditta diceva all’autista di fermare il mezzo, mia figlia è minorenne non poteva restare in mezzo alla strada e non mi sembra giusto pagare un servizio due volte.”
Abbiamo sentito la signora Francesca Ditta, titolare dell’azienda Trasporti che ha dichiarato: “Il genitore della ragazza ha preso una posizione contro l’azienda, ci ha comunicato che la ragazza ha smarrito l’abbonamento e ne voleva un duplicato, cosa che noi non possiamo fare perché il documento vale come scontrino fiscale e rappresenta l’unico titolo di viaggio valido per usufruire del servizio, oltre naturalmente al biglietto. Gli ho consigliato di aspettare una settimana nell’eventualità che il documento venisse recuperato, dopodiché avremmo deciso il da farsi. Il signore nel frattempo ha fatto una denuncia di smarrimento alla Guardia di Finanza e pretende di far viaggiare la figlia con questo documento. Va detto che tale denuncia non formalizzata da noi a livello amministrativo non è assolutamente valida per viaggiare, così come non è valido il tagliando di controllo da noi emesso se non è presentato unitamente all’abbonamento. Io ho scritto a questo signore dicendo che non posso emettere un duplicato, devo fare un nuovo abbonamento e annullare il precedente, si trattava di attendere in attesa di una giusta soluzione. Il conducente del resto non può far viaggiare nessuno senza titolo di viaggio perché viene a mancare la copertura assicurativa. Non volevo correre il rischio di far viaggiare senza titolo un passeggero. Ho ritenuto,quindi, corretto far fermare il pullman visto che la ragazza non voleva scendere. Questa mattina ho dato disposizione perché il secondo automezzo in servizio sulla stessa linea che è arrivato a Scauri alle 8.30 caricasse i passeggeri del pullman fermo in modo che potessero arrivare a destinazione ma gli studenti si sono rifiutati di cambiare per stare con la compagna.” I ragazzi che erano sul pullman alla fine hanno avuto convalidata la presenza a scuola, ma non hanno fatto lezione. “E’ stata tutta una pagliacciata – ci dice una di loro al telefono -. Sono stati creati inutili disagi a noi e ad alcuni lavoratori. Siamo andati in caserma per raccontare il fatto. E’ stato un atteggiamento sbagliato e pretestuoso. Poteva essere evitato”.
Non resta che rimanere in attesa di una soluzione positiva per tutti: un abbonamento si può perdere, il buon senso è buona cosa ma è importante conoscere le regole che vanno rispettate.
Giovanna Cornado Ferlucci
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