AL VIA IL PIANO DI SVILUPPO LOCALE ”GAC ISOLE DI SICILIA”

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Il Consiglio Comunale ha approvato il Piano di Sviluppo Locale denominato “GAC Isole di Sicilia” – FEP 2007/2013”, unitamente allo schema dello Statuto e dell’atto costitutivo necessari per l’istituzione della nuova Associazione “GAC Isole di Sicilia” che avrà il compito di attuare il progetto finanziato dal Fondo Europeo per la pesca. Il progetto che dovrebbe rappresentare una sferzata di energia per lo sviluppo dell’isola sia nel settore della pesca che in quello turistico, era già stato presentato ai soggetti interessati nel febbraio scorso dal responsabile del IV Settore, dottor Salvatore Belvisi. Il Consiglio Comunale aveva quindi deliberato l’adesione al Gruppo di Azione Costiera. Era poi seguita una fase, durata tre mesi, di studio e di progettazione che ha coinvolto i Comuni di Favignana, Pantelleria, Ustica, Lipari, Malfa, S.M. Salina, Lampedusa e Linosa oltre a Enti di ricerca, associazioni e cooperative espressioni della filiera ittica locale, dell’economia e del turismo del territorio connesso. Il progetto per il Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Costiera (GAC) e dei Piani di sviluppo Locale (PSL) porta ad un Piano Integrato per lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca delle Isole Minori Siciliane. Fa capo all’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari, Dipartimento degli interventi per la pesca ed è stato predisposto dal dottor Marcello Cerasola. Soggetto capofila è il Comune di Favignana con il sindaco Lucio Antinoro, nell’isola sarà collocata la sede. Favignana fornirà quindi i locali necessari alle attività di coordinamento tecnico ed amministrativo del GAC a titolo di comodato gratuito, mentre nei territori delle altre piccole isole saranno attivati sportelli informativi.
Sono previsti finanziamenti importanti, per la valorizzazione commerciale e la produttività del pescato, per il miglioramento del reddito degli operatori di settore, per piccoli interventi strutturali sui punti di vendita del prodotto, sistemazione dei luoghi di sbarco, per migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro e le attività di vendita nei luoghi di sbarco da parte degli operatori della piccola pesca. Ci saranno opportunità per attrezzare le barche per la pesca-turismo, gestire a terra l’arrivo del pescato pensando ad una distribuzione programmata nelle strutture alberghiere, costruire punti di ristorazione fast – fish, programmare corsi di formazione riservati ai pescatori, creare piccole strutture di bad and breakfast usando le stesse case dei pescatori. Il piano si propone quindi di sviluppare politiche di certificazione e tracciabilità del pescato. Queste azioni andranno di pari passo con la promozione del patrimonio storico e culturale locale e con la possibilità di implementare e destagionalizzare il turismo eco-compatibile, potenziare strutture museali e centri visita legati alla cultura marinara.
Il GAC Isole di Sicilia intende rappresentare uno strumento per favorire la coesione tra i vari territori creando legami non solo istituzionali, ma anche e soprattutto economici e di tutela del territorio, del paesaggio costiero e dei suoi elementi, delle tradizioni locali e della cultura del mare. La garanzia dell’efficacia dei collegamenti è rappresentata dalla compresenza di gran parte dei Comuni che rientrano nel NAT Isole Minori, di altri Enti pubblici che operano nel settore ambientale e della ricerca marina (IASM, IAMC-CNR, IREPA), degli attori tradizionalmente dediti al settore ittico (CO.GE.PA., la quasi totalità delle associazioni di rappresentanza regionale del settore della pesca, Cooperative di pescatori), integrati da altri soggetti privati (Legambiente, Marevivo, Anfe, Federalberghi Isole Minori, Distretto Turistico Isole, operatori economici) che hanno partecipato al processo di elaborazione del Piano di Sviluppo. Una volta costituita l’Associazione verranno nominati il Comitato Direttivo e il Presidente che prenderanno in carico gli studi e i progetti realizzati dal Dottor Cerasola in questa prima fase, per procedere poi all’attuazione del Piano di Sviluppo Locale che sarà pubblicato anche sul sito comunale.
Ciascun Comune parteciperà al capitale sociale del costituendo GAC, stabilito in 41.000 euro,con una quota proporzionale alla popolazione residente. Per i soggetti privati che hanno deliberato di aderire in qualità di soci, la quota di partecipazione minima sarà di 1.000,00 euro. La quota associativa a carico del Comune di Pantelleria è di 7.346,00 euro. I finanziamenti europei raggiungono invece la cifra totale di circa 2.800.000,00 euro da suddividere come segue:
 euro 670.000,00 per mantenere la prosperità economica e sociale delle aree di pesca e aggiungere valore ai prodotti della pesca e dell’acquacoltura
 euro 1.470.000,00 per preservare e incrementare l’occupazione nelle zone di pesca favorendo la diversificazione
 euro 250.000,00 per promuovere la qualità dell’ambiente costiero
 euro 40.000,00 per promuovere la cooperazione nazionale e transazionale
 euro 304.000.00 per spese di gestione.
A conclusione della presentazione al Consiglio Comunale, il responsabile di Settore, Salvatore Belvisi, ha sottolineato la rilevanza che il progetto può avere per lo sviluppo di Pantelleria, considerato che i destinatari dei vari interventi saranno soprattutto i pescatori e le attività di servizio correlate. Notevole sarà anche la ricaduta nel settore del turismo e della valorizzazione dell’ambiente.
“Il nostro Comune – ha detto Belvisi – può contare su una struttura amministrativa abbastanza valida e ben organizzata in grado di seguire il Piano finanziato con i Fondi Europei, ma ciò non basta. In questo particolare momento dal punto di vista politico non contiamo nulla, quindi ritengo sia importante da parte del Consiglio Comunale un impegno costante nel seguire i lavori, altrimenti si rischia di mancare gli obiettivi. Non abbiamo alcuna rappresentanza all’interno degli organi amministrativi della nuova struttura nonostante noi si detenga il 27% della quota capitale, sarebbe quindi importante individuare un referente del Comune di Pantelleria che possa far parte del Comitato Amministrativo. Il Comune inoltre non è rappresentato nemmeno per quanto riguarda la parte sociale che spetta agli operatori dei settori interessati dal Piano: non c’è nessuna associazione, cooperativa o struttura turistica della nostra isola. Siamo scavalcati dalle altre isole minori che manifestano più forza e più convinzione di noi, facendosi strada anche nell’assegnazione dei fondi.”
Un invito preciso quello del dottor Belvisi per non perdere un’opportunità importante, del resto è noto a tutti che il Commissario Giuseppe Piazza potrà sicuramente rappresentare legalmente Pantelleria nell’atto costituente della nuova Associazione ma non potrà avere un ruolo politico, considerato il suo incarico istituzionale e transitorio. “Il sistema isole funziona – ha continuato Belvisi – ma noi dobbiamo iniziare a trovare un nostro ruolo preciso al suo interno. Dal punto di vista delle potenzialità siamo l’isola più grande, il peso specifico che farà la differenza lo dovranno avere i panteschi, ciascuno a seconda del proprio ruolo.”
Giovanna Cornado Ferlucci

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