La Scuola dell’Infanzia Paritaria Giovanni XXIII vanta una lunga tradizione nella nostra isola. Le suore delle Poverelle, la cui Congregazione fu fondata dal Beato Luigi Palazzolo, arrivarono sull’isola nel 1945. Era il 15 dicembre e il primo gruppo, formato da sei religiose, era destinato all’ospedale di Khamma. Dopo alcuni mesi arrivò un secondo gruppo al servizio della Scuola Materna e della Parrocchia di Scauri. Iniziò così il lungo impegno educativo delle Suore che quatto anni dopo arrivarono anche per operare nella scuola di Khamma. Solo nel 1950, esattamente il 13 maggio, ebbe inizio l’impegno anche per la scuola Materna del Capoluogo. Oggi la loro presenza è legata alla Scuola dell’Infanzia Giovanni XXIII e ad una attività di assistenza sul territorio a favore degli anziani seguiti da Suor Giusy e da Suor Enza.
Nell’attuale Scuola dell’Infanzia funzionano tre sezioni che accolgono 75 bambini di età compresa fra i tre e i sei anni. In ogni sezione lavora un insegnante affiancato da una suora: Giuseppe Pavia con Suor Lorenza, Daniela Ferreri con Suor Florangela e Giovanna Farina con Suor Pace. Per il funzionamento della scuola, compreso il lavoro in cucina, abbiamo Suor Aniceta, mentre la Direttrice della Scuola è Suor Atena, arrivata sull’isola da circa un anno. Questa Scuola dell’Infanzia è l’unica del territorio ad offrire un servizio mensa per i bambini, di conseguenza funziona fino alle 15.30. Da quest’anno è possibile usufruire di un servizio anche per il sabato mattina a fronte di una quota d’iscrizione in aggiunta alla retta mensile.
Numerosi sono i progetti educativi inseriti nel piano dell’offerta formativa che aiutano i bambini a crescere serenamente e diverse sono le finalità: imparare le regole della convivenza civile, relazionarsi con gli altri, rispettare l’ambiente, sviluppare la creatività. Non mancano laboratori di inglese e di informatica calibrati sull’età dei piccoli utenti e diverse sono le occasioni per cimentarsi con la musica e il teatro. Sono poi gli stessi insegnanti che sviluppano il progetto religioso: ”Sentieri di luce”. Suor Atena racconta: “Nei primi giorni di scuola viene sviluppato il progetto accoglienza che serve per aiutare l’inserimento dei bambini nuovi e sostenerli nel distacco dalla famiglia. Ci sono poi delle attività che fanno da sfondo integratore al lavoro pedagogico di tutto l’anno scolastico e quest’anno il tema è quello delle stagioni. Nella seconda parte dell’anno si affronterà il tema dei mestieri, antichi e moderni, con interventi di esterni e con uscite sul territorio”. Di nuovo quindi la scuola si apre alla comunità, i bambini si relazionano con gli adulti, ascoltano storie e conoscono la storia del proprio territorio. Anche i genitori assumono un ruolo propositivo, entrano nella scuola per fare attività con i propri figli… mettono le mani in pasta per preparare dolci tradizionali utilizzati poi per raccogliere un po’ di fondi per la scuola, lavorano materiali diversi per aiutare nella costruzione del presepio, preparano il carro di carnevale e tanto altro. Tutto sempre finalizzato al recupero delle tradizioni locali. “Sono occasioni per aggregare – continua suor Atena – per vivere esperienze comuni e per far partecipi i genitori del percorso educativo pensato per i loro figli. Naturalmente la scuola programma anche momenti di formazione rivolti ai genitori, in questo caso ci si avvarrà di collaboratori esterni e gli incontri saranno pubblici, aperti anche a tutti i genitori della parrocchia. Il primo percorso inizierà il 18 gennaio 2013 con la collaborazione di Gioacchino Lavanco, professore di Psicologia di Comunità e Coordinatore della Facoltà di Scienze della Formazione e della Facoltà di Scienze dell’Educazione presso l’Università degli Studi di Palermo e di Catania.
Giovanna Cornado Ferlucci

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