PANTESCHI, RAZZA DESTINATA ALL’ESTINZIONE

Download PDF

 Le illuminate Autorità hanno deciso che i panteschi, dato che sono brutti, cattivi, fannulloni e inutili, vanno portati all’estinzione. Soprattutto perché, chissà se fortunatamente o sfortunatamente, ne nascono meno di 500 all’anno.
Quindi i residui nati, cresciuti e residenti a Pantelleria devono prendere una decisione finale: o accettano di estinguersi, oppure si mettono a procreare a mitraglia. Basta bar, cinema, televisione e altri svaghi: la sera si copula come conigli (senza pillole e contraccettivi).
Circa 7.000 panteschi, divisi tra i due sessi, fanno circa 3.500 coppie: togliendo i "diversi", gli anziani e i troppo giovani, diciamo che in età feconda restano circa un migliaio abbondante di coppie. Sono loro che, sforzandosi al massimo, potranno salvare la razza autoctona. Quelle mille coppie dovranno produrre mediamente, per il periodo di fertilità, un figlio ogni due anni. Meglio se gemelli. Poi, se non ce la faranno a mantenerli speriamo che le poche suore rimaste rimettano la ruota per i trovatelli.
Meno male che i panteschi sono persone serie: pensate se invece fossero scherzosi e cominciassero a procreare 490 figli all’anno. Non sarebbero sufficienti per poter riaprire il punto nascite ma a 2.000/3.000 € l’uno di elicottero verso Erice (rigorosamente in ore diurne) costerebbero allo Stato ben oltre 1 milione di € di solo trasporto, salvo tutte le altre spese annesse e connesse. Quanto potrebbe essere più che sufficiente per importare nell’ospedale di Pantelleria un paio di ginecologi al livello di premio Nobel, oppure diverse decine di ostetriche, levatrici e mammane di antica memoria.
Ora va ricordato che Totò diceva scherzando, ma qualche volta scherzando si dicono le verità più amare, che ognuno ha il diritto di essere fesso … tuttavia senza esagerare.
Sarebbe d’interesse per la pubblica opinione sapere chi è quel cretino incompetente che ha deciso che per un’isola distante oltre 70 miglia dal centro abitato più vicino, dotata di un ottimo ospedale, occorre rispettare quel limite di 500 nascite annue. Regola generale che può anche avere un significato in terra ferma ma non certo sulle isole più distanti e per di più mal collegate.
L’unica alternativa per cercare di ovviare al problema sarebbe quello di indurre con qualche incentivo i tunisini a venire a partorire a Pantelleria (ad esempio offrendo una vacanza gratis, perché tanto gli alberghi sono vuoti). Poi lo Stato dovrebbe decidere se riaprire il punto nascita, oppure triplicare gli elicotteri addetti al servizio di trasporto ad Erice (a proposito il ritorno di puerpera, figlio e parenti chi lo paga?).
Non credo che sapremo mai chi ha deliberato questa soluzione, perché preferisce certamente confondersi nell’anonimato del sistema (in attesa di una qualche pensione dorata). Peccato che al tempo sua madre non abbia abortito, forse in questa circostanza specifica, sarebbe stata perdonata anche da Santa Romana Chiesa.
Tony Alfano

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*