SBLOCCATA LA SITUAZIONE DEI PORTI PANTESCHI CON DECRETO DIRIGENZIALE DELLO SCORSO GENNAIO

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Definiti i soggetti attuatori che collauderanno i lavori del porto e prenderanno in carico quelli della rete idrica. La conoscenza della storia dei porti di Pantelleria può dunque partire dalla presa d’atto della situazione odierna, mentre per saperne di più si potrà sempre andare a ritroso ricostruendo i passaggi degli anni passati. Partiamo quindi dalla recente Ordinanza Dirigenziale n. 37 del 15 gennaio 2013, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 19 del 23 gennaio 2013. Il titolo recita: “Ordinanza di protezione civile per favorire e regolare il subentro della Regione Siciliana e del Comune di Pantelleria nelle iniziative finalizzate al definitivo superamento della situazione di criticità determinatasi nel settore portuale ed in quello dell’approvvigionamento idrico nel territorio dell’isola di Pantelleria in provincia di Trapani”. Oggi l’emergenza è scaduta e si procede quindi con l’ordinarietà. Dopo il vuoto, infatti, che si era creato dall’aprile scorso è stato ora definito l’assetto degli Enti che dovranno portare a termine le opere iniziate. L’ordinanza stabilisce che gli interventi portuali devono essere portati a termine dal Dirigente Generale della Protezione Civile Regionale, mentre il settore dell’approvvigionamento idrico passa al Comune di Pantelleria, per questa parte, quindi, la competenza sarà del settore Lavori Pubblici. La situazione dovrebbe risolversi in tempi brevi considerato che al porto i lavori sono terminati e siamo in fase di collaudo. Viene anche stabilito che: “Il Prefetto di Trapani, Commissario delegato ai sensi delle Ordinanze richiamate in premessa, provvede entro dieci giorni dall’adozione del provvedimento ricognitivo di cui al presente comma, a trasferire alla Regione Siciliana-Dipartimento regionale della protezione civile, con riferimento al settore portuale, ed al Comune di Pantelleria con riferimento al settore dell’approvvigionamento idrico, tutta la documentazione amministrativa e contabile inerente alla gestione commissariale nonché i beni ed i materiali acquistati per lo svolgimento delle relative attività.” Chiarita, quindi, la situazione: i documenti arriveranno presto al Comune… dove prima non c’erano. Sempre nella suddetta ordinanza, a firma del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, vengono definite le somme necessarie alla conclusione dell’operazione di collaudo del Porto di Scauri e del Porto del Capoluogo da parte della Protezione Civile e quelle necessarie alla realizzazione delle opere per l’approvvigionamento idrico da parte del Comune. Direttore dei lavori che andranno a collaudo a Scauri era il geometra Salvatore Gambino, che per il porto del Capoluogo figura invece come Responsabile Unico del Procedimento.
Anche la bretella di Scauri, pur non essendo espressamente citata nel decreto di cui si è parlato, rientra nelle attività portuali affidate alla Protezione Civile in regime di ordinarietà. Riprenderanno, quindi, i lavori appena il prefetto di Trapani individuerà il titolare dell’amministrazione della nuova gestione che possa firmare i titoli di pagamento legati alla fideiussione richiesta dalla Provincia di Trapani. Si ricorderà che tale fidejussione era, infatti, legata alla cessione dell’area situata in prossimità dell’innesto della bretella sulla perimetrale provinciale. Zona questa, a valle della bretella, dove devono essere terminati i lavori di regimentazione delle acque meteoriche con la realizzazione dell’impianto di depurazione. Responsabile Unico del Procedimento è l’architetto Di Magro, mentre a Salvatore Gambino è affidato il supporto tecnico.
Per conoscere i dettagli del decreto che ha sbloccato la situazione di tutti i lavori in corso ecco il link:
http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_prov.wp;jsessionid=F68AE0285DC99348B0A51A2843229812?contentId=LEG37353

Giovanna Cornado Ferlucci

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