”SO DI NON ESSERE SIMPATICO A MOLTI, MA IL CARATTERE NON SI PUO’ MODIFICARE”

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Salvatore Gino Gabriele, 49 anni, è il candidato a sindaco della lista "Pantelleria nel cuore" per le prossime elezioni amministrative del 26 e 27 maggio. La nuova formazione politica nasce da una costola di "Progetto Pantelleria" che capitanata dallo stesso Salvatore Gino Gabriele vinse le elezioni del 2005.

Come è nata la tua candidatura a sindaco?

Quando ha preso vita il Movimento “Pantelleria nel Cuore” mi fu chiesto quale fosse la mia disponibilità per lavorare nel gruppo. Risposi che il mio appoggio ci sarebbe stato pienamente, al di là del ruolo che poteva configurarsi. Durante l’incontro al Columbus sono state presentate le tre possibili candidature, emerse dalle sollecitazioni provenienti dai fondatori e dai sostenitori del nuovo Movimento: quella di Angela Siragusa, di Massimo Bonì e la mia. In quell’occasione si decise di aprire una consultazione per appurare se c’erano altre disponibilità e per capire quale fosse l’orientamento della base. Nel giro di qualche settimana si è evidenziato l’orientamento prioritario nei miei confronti contemporaneamente ad una forte fiducia per Angela Siragusa. Quando Massimo Bonì ha intuito l’assenza di convergenza sul suo nome ha preferito rivolgersi altrove, considerato che la sua disponibilità a lavorare nel gruppo era condizionata esclusivamente alla candidatura a sindaco. Non sempre la democrazia va di pari passo con le aspirazioni personali.

Alla fine, quindi, è stata una scelta fra te e Angela Siragusa?

Effettivamente sono emerse diverse considerazioni, Angela è vista come una persona capace e preparata, molto presente sul territorio e attenta alle problematiche della comunità. In qualità di Assessore ha già operato nella vita politica di Pantelleria, ha esperienza di azione nelle istituzioni ed il suo lavoro di insegnante le da il polso della vita sociale dell’isola. Su di me è già stato detto e scritto molto, so di non risultare simpatico a molti, uno si ritrova il carattere che ha e a cinquant’anni non è facile modificarlo. Angela sopporterà anche i miei difetti. Mi è stato chiesto di ricandidarmi per le capacità dimostrate dalla mia amministrazione di muoversi all’interno dei tavoli istituzionali dove è necessario far sentire la voce di Pantelleria e, con autorevolezza, esigere risposte adeguate. Credo quindi che il giudizio non vada espresso sul mio carattere ma sul lavoro che la squadra ha fatto durante il mio mandato nella passata amministrazione, un lavoro, interrotto nel 2010 e che non ha più avuto un seguito. Per me non è stato facile accettare di rimettermi di nuovo in gioco, sarà importante lavorare in stretta sinergia sia con Angela Siragusa che con tutto il gruppo.

Che cosa ti ha spinto quindi ad accettare la richiesta che il gruppo ti ha fatto?

L’isola ha bisogno di riprendere in mano il proprio futuro, la gente chiede rispetto dei diritti, vanno rimossi i limiti dell’isolamento. Non possiamo più aspettare che altri risolvano i nostri problemi, dobbiamo agire uniti e con convinzione. Ma dobbiamo anche capire quali sono le strade da percorrere, a quali tavoli sedersi per avere i nostri diritti riconosciuti e quali porte bussare per farsi aprire. Questo mi è stato chiesto da chi ha proposto la mia candidatura e mi è sembrato giusto dire il mio sì per la mia isola e per l’isola di tutti.

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