LA GUERRA E’ UNA MALATTIA LETALE

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Caro Direttore,
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nciò che le invio é un estratto del discorso tenuto da Gino Strada in occasione del conferimento del Nobel alternativo.
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n"A Quetta ho operato molti bambini feriti dalle cosiddette "mine giocattolo", piccoli pappagalli verdi di plastica grandi come un pacchetto di sigarette……queste armi aspettano solo che un bambino curioso le prenda e ci giochi per un pò, fino a quando esplodono: una o due mani perse, ustioni su petto, viso e occhi. Bambini senza braccia e ciechi…….Armi progettate non per uccidere, ma per infliggere orribili sofferenze a bambini innocenti….E’ una "strategia di guerra" includere prassi come quella di inserire i bambini del "paese nemico" come obiettivi o é una costante forma di terrorismo nei confronti dei civili? Chi paga il prezzo della guerra? I civili morti nella prima guerra mondiale erano il 15%, nella seconda oltre il 60%, nelle guerre attuali siamo intorno al 90%….Nei 160 e più "conflitti rilevanti" che il pianeta ha vissuto dopo la fine della seconda guerra mondiale ci sono stati 25 milioni di morti…..La Dichiarazione universale dei diritti umani sottoscritta nel 1948 recitava che "tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti". 70 anni dopo, quella Dichiarazione appare provocatoria, offensiva e chiaramente falsa. Non uno degli stati firmatari ha applicato completamente i diritti universali….All’inizio del nuovo millennio non vi sono diritti per tutti, ma privilegi per pochi….La guerra é un atto di terrorismo e il terrorismo é un atto di guerra: il denominatore é comune, l’uso della violenza….Cancellando il diritto di vivere, la guerra nega tutti i diritti umani….Concepire un mondo senza guerra é il problema più stimolante al quale il genere umano debba far fronte. E’ anche il più urgente…La guerra, come le malattie letali, deve essere prevenuta e curata. La violenza non é la medicina giusta: non cura la malattia, uccide il paziente. L’abolizione della guerra é il primo e indispensabile passo in questa direzione".
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Domandiamoci cosa smuovono in noi queste parole, in noi che siamo intenti a festeggiare questo "Santo Natale" da buoni cristiani, all’insegna del più bieco consumismo e individualismo, narcotizzati da televisione e pubblicità.
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nCi sono rimasti ancora dei sogni? C’é rimasta ancora un briciolo di umanità?
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n"Il modo migliore per realizzare i nostri sogni é svegliarsi" (Paul Valéry).
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nAuguri di buon Natale a lei e ai lettori "di buona volontà" di Pantelleria News.
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nEnrico Virtuani
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nP.S. Inviterei i lettori "curiosi" a digitare in internet Rete italiana per il disarmo; riserverà qualche bella sorpresa.
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